Erbetta: "A Borgomanero non ho mai svolto solo un ruolo di campo"
La mossa che non ti aspetti. Sì, perché sarà anche vero che perdere sei gare consecutivamente per un allenatore è quasi sempre sinonimo di allontanamento volontario o no dalla squadra, ma quando la squadra è il Borgomanero e l'allenatore è Giampiero Erbetta, tutto ti aspetti tranne che ci sia un cambio della guida tecnica. E invece, no. A decidere tutto è lo stesso Erbetta, evidentemente convinto dall'ennesima sconfitta in campionato, per giunta ancora una volta maturata negli ultimi minuti di gara. Da qui la sua decisione di dimettersi, ma non di abbandonare la squadra, “riciclandosi” in un ruolo puramente dirigenziale. E infatti è stato proprio Erbetta a decidere il nome del suo sostituto, ovvero Giuliano Melosi, e a propiziarne l’arrivo. A spiegare la decisione è lo stesso Erbetta: «Qui a Borgomanero non ho mai svolto solo un ruolo di campo, ma c'è sempre stato da gestire anche una società, per cui c'era bisogno di un allenatore che fosse sempre sul pezzo e che non fosse distratto da altre problematiche. E forse io che sono anche del ’52 avevo poche energie per condurre la squadra alla salvezza. Tra l'altro – continua Erbetta - io aveva già scelto dopo la gara contro l'Aurora Seriate, ma ero stato alla fine dissuaso; questa volta ho fatto tutto da solo, senza interpellare nessuno, tanto che la squadra e la società hanno trovato l'allenatore nuovo già in campo». Perché proprio Melosi? Sempre Erbetta: «Lo apprezzavo già da giocatore, anche per la grande passione e non è un caso che abbia smesso di giocare tardi; poi perché l'anno scorso si è trovato gestire una situazione simile; infine perché è uno sanguigno proprio come me». Giuliano Melosi così invece si è voluto presentare: «Certo sono contento che, dopo la decisione di defilarsi di Erbetta, sia stato proprio lui a scegliere. Ora non c'è che da lavorare cercando di rivitalizzare voglia ed entusiasmo nella squadra. Se si è all'ultimo posto a zero punti è evidente che la squadra abbia qualche problema, ma si lavorerà sul profilo mentale cercando di guardare il meno possibile la classifica. Spero – chiude Melosi – che questo mio arrivo scuota decisamente l'ambiente».
Giovanni Teolis