Acqui, la Corte federale dà ragione a Maiello
Dopo estati e stagioni vissute un po' sul filo del rasoio, giunge al suo epilogo istituzionale la lotta legale tra la "società Acqui" e l'ex presidente Antonio Maiello. L'ex numero uno, tra i protagonisti della vicenda che portò alla non iscrizione in D dei bianchi, scongiurando poi la radiazione grazie al "salvataggio" in agosto da parte di veri cuori-Acqui, fu però indicato e invitato dai successori a fare fronte ad alcune situazioni in riferimento alla vecchia società. Querelle che ha avuto prima esposto a cui fece seguito il dispositivo della Disciplinare, al quale ha dato l'ultima interpretazione la Corte Federale in settimana. Già la Disciplinare attestò che i fatti contestati a Maiello riguardavano periodo successivo alla sua decadenza da presidente (come risultava dagli atti). Al provvedimento la Procura fece ricorso e venerdì 15 novembre è arrivata la sentenza definitva: ricorso rigettato e confermato il fatto che Maiello non può e non deve rispondere di nulla poichè decaduto in qualità di numero uno e rappresentante legale. Amen?