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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Storia ell'Europeo, Italia solo nel 1968

E’ il 1960 l’anno del primo Europeo di calcio inteso così come lo conosciamo, ma la sue radici sono più antiche. Fu l’ex arbitro francese Henri Deleunay ad ideare per primo una manifestazione a cui potessero qualificarsi tutte le nazionali del vecchio continente, a differenza della precedente Coppa Internazionale, che vedeva la partecipazione delle sole selezioni di: Italia, Ungheria, Cecoslovacchia, Austria e Jugoslavia. Deleunay alla nascita della UEFA nel 1954, ne divenne segretario generale e poté portare a compimento il progetto. La prima edizione, proprio come quella attuale, si disputò in Francia e vide la vittoria dell’Urss, con la consueta maglia rossa e la scritta CCCP, al secondo posto la Jugoslavia e al terzo la Cecoslovacchia, per un torneo il cui podio fu rappresentato quindi da tre nazionali che non esistono più. Dopo il successo della Spagna nel torneo casalingo, fu la volta dell’Italia nel ’68. In semifinale gli azzurri pareggiarono 0-0 contro l’Urss, ma passarono il turno grazie al lancio della moneta. In finale un altro pari, 1-1 contro la Jugoslavia. Quella formula prevedeva il replay della partita, dove gli azzurri trionfarono 2-0 con le reti di Gigi Riva e Pietro Anastasi. All’Europeo del ’76 vinse l’outsider Cecoslovacchia ai rigori, il decisivo lo tirò un certo Antonin Panenka, che per la prima volta nella storia calciò con il tiro a cucchiaio. L’edizione del 1980 fu la prima disputata in un paese deciso prima della qualificazioni, l’Italia in quel caso, e l’ultima in cui venne disputata la finale per il terzo posto. Nel 1984 la Francia trionfò in casa propria e Michel Platini fu il capocannoniere con 9 reti, record tutt’ora imbattuto. Grande sorpresa nel ’92, con la Jugoslavia che dovette rinunciare a causa della guerra nei Balcani. Fu sostituita dalla Danimarca che andò a vincere l’edizione battendo la più quotata Germania. I tedeschi si rifecero 4 anni più tardi con il golden gol (ai supplementari chi segnava prima, vinceva) di Oliver Bierhoff. Nel ’96 la manifestazione si allargò a 16 squadre. Nel 2000 lo stesso golden gol fu fatale all’Italia nella finale contro la Francia. Altra grande impresa nel 2004 la compì la Grecia che con una formazione composta da riserve dei club di appartenenza, il capitano Zagorakis passato al Bologna in quell’estate ne fu esempio, eliminò una a una le favorite al titolo. Le due affermazioni della Spagna sono storia recente, ora non resta che aspettare la vincitrice di questa edizione, la cui particolarità è rappresentata dall’allargamento a 24 squadre. [Jacopo Bergeretti]

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  Scritto da redazione_piemonte il 25/06/2016
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