Serie D: il Bra supera il pericolante Borgaro Nobis
Vai alla galleriaBRA – La necessità aguzza l’ingegno. Ovvero: la rivincita di Daidola. Contro il pericolante Borgaro Nobis l’allenatore del Bra volta pagina e rigenera il metronomo Dolce in versione Mary Poppins, tenendolo in panca per un’ora e un quarto abbondante: così in partenza vara un centrocampo più muscolare che ragionatore. Poi però inserisce il numero 8 nell’epilogo ed il regista ripaga la fiducia conferendo al collettivo quella lucidità che in campo sta via via scemando. Si tratta della ciliegia su una torta che non deve squagliare nelle fasi più delicate. A sparigliare le carte ha intanto provveduto il piccolo-grande Casolla. Il bomber esce infatti dal letargo, lima di nuovo il mirino e torna a gonfiare la rete davanti ai propri sostenitori, gratificandoli con due segnature di qualità: una in acrobazia e l’altra aerea. Tutto questo basta e avanza per far sì che una squadra lunatica come quella giallorossa, lupo in trasferta ed agnello in casa, riesca a mandare giù con un po’ di zucchero propinato al momento giusto, la benefica pillola della felicità, indispensabile per tornare alla vittoria tra le mura amiche.
Trattasi della prima affermazione interna nell’anno in corso, chiara sia nel punteggio di 3-1 e sia nel gioco: tre punti che servono eccome a dare respiro ad un classifica in bilico. Ne fa le spese un complesso che a sua volta di punti ne avrebbe bisogno come il pane: un complesso meno attrezzato ma per nulla arrendevole, almeno fino alla metà abbondante della ripresa. Nel Bra, disposto con un 4-4-2 trasparente e fluido, tutto fila però per il giusto verso, mentre la matricola, disposta con un 5-3-2 piuttosto macchinoso, tesse la tela finché le riesce per poi perdere il bandolo della matassa: il centrocampo è alla ricerca di se stesso, con Rosso predicatore nel deserto che canta e porta la croce; il reparto offensivo latita perché viene raramente messo in condizione di rendersi efficace.
Il trainer Russo rimescola le carte già al 16’, quando perde Grillo per infortunio e le rimescola ancora dopo il 25’, non appena il Bra è passato in vantaggio: rimessa laterale dalla destra di Massucco nel cuore dell’area, Giglio fa sponda e Casolla da pochi passi sforbicia dentro spalle alla porta, freddando De Marino. Pagliero uccel di bosco è la variazione evidente sul tema dei gialloblù, spazia a piacimento e tiene sulle spine: al 28’ un suo lungo spiovente dalla sinistra è al bacio per la testa dell’accorrente Ignico, ma la deviazione finisce a lato. Un errore che si pagherà caro, poiché la partita sull’1-0 ristagna fino al riposo: il Bra è sornione e sempre pronto a ripartire, il Borgaro ci prova ma fa più fumo che arrosto.
Ripresa col Bra sempre più vispo e capace a lungo andare di impartire una lezione di contropiede. Prova tecnica di raddoppio al 5’ con un fendente a lato di Gonella. Raddoppio da ovazione al 13’, quando un’apertura di Tettamanti per l’estroso Gonella vede Casolla firmare anche il 2-0 con una schiacciata di testa da cortissima distanza, sul perfetto traversone del numero 7. Gli ospiti perdono i collegamenti ed i braidesi prendono il largo. Al 31’ Tettamanti su punizione, testa di Rossi e De Marino si esalta in angolo. Al 35’ ennesima trama corale del Bra e Tuzza triplica, ringraziando il solito Gonella. Al 38’ Pagliero, il migliore dei suoi, salva a sorpresa con un diagonale l’onore degli ospiti, che di rimessa rischiano tuttavia l’umiliazione. De Marino la evita con due uscite tempestive: la prima su Dolce al 43’ e l’altra su Casolla un minuto dopo. Giusto così.
Bra-Borgaro Nobis 3-1 (1-0)
BRA: 1 Bonofiglio 4 Rossi 5 Barale (37’ st Bosio 15) 6 Bettati 7 Gonella (35’ st Vergnano 20) 9 Giglio (30’ st Dolce 8) 10 Tettamanti 17 Casolla 21 Tuzza (42’ st De Santi 16) 23 Quitadamo 24 Massucco. In panca: 12 Reinaudo 11 Petracca 13 Leo 18 D’Antoni 15 Manuali. All. Fabrizio Daidola.
BORGARO NOBIS: De Marino; Calloni, Benassi; De Buono, Ignico (10’ st Pinelli), Grillo (16’ pt Callegari Torre); Pagliero, Rosso, Citterio (21’ st Edalili), Montante (35’ st Sardo), De Bonis (25’ st De Pierro). In panca: 12 Intorre 13 De Simone 14 Specchia 17 Alfieri. All. Licio Russo.
TERNA ARBITRALE: Mori di La Spezia (Gervasoni e Taverna di Bergamo).
RETI: 25’ pt e 13’ st Casolla; 35’ st Tuzza, 38’ st Pagliero.
NOTE: 47’+50’. Classico pomeriggio di primavera, 200 spettatori; un’assenza importante per parte: Brancato e Campagna, entrambi squalificati.
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