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Torino a ripetizioni d'inglese

 

Nell’incontro di andata dei playoff validi per l’accesso alla fase a gironi dell’Europa League persa dal Torino per 3-2 allo Stadio Olimpico Grande Torino contro gli inglesi del Wolverhampton si sono purtroppo materializzati tutti i fantasmi tanto temuti ed evocati alla vigilia.

La squadra di Mazzarri ha infatti fatto la partita, come testimonia il 67% di possesso palla dei granata, cercando di trovare spazi nell’impenetrabile schema messo in campo dal mister di origini portoghesi Nuno Espirito Santo, come tra l’altro come la maggior parte dei giocatori del Wolverhampton, abili nel raddoppio di marcatura ogni qualvolta Belotti o Zaza entravano in possesso di palla così come nelle veloci ripartenze.

Il granitico Adama Traoré sulla destra e Joao Moutinho sulla sinistra si rivelavano subito autentiche spine nel fianco della difesa granata, con Ansaldi e Bremer in forte difficoltà a frenare le loro puntate verso la porta difesa da Sirigu.

Il Torino potrebbe però sbloccare il risultato poco dopo il quarto d’ora, dopo che gli inglesi con Diogo Jota sprecano una ghiotta occasione tirando addosso al portire granata dal centro dell’area: colpo di testa di Nkoulou su calcio piazzato che va a scheggiare la traversa con il nazionale portoghese Rui Patricio ormai battuto.

Pochi minuti prima della fine di un primo tempo nel complesso equilibrato gli inglesi vanno invece in vantaggio su azione analoga a quella granata. Punizione di Moutinho dalla sinistra, nella mischia sbuca Saiss che di nuca la prolunga quel tanto che basta per battere Sirigu sul secondo palo con l’aiuto di una deviazione di Bremer.

Ad inizio ripresa il Torino prova a riportare in parità il risultato, ma dal centrocampo Meitè e Baselli faticano parecchio a tenere il ritmo dei rivali, limitandosi a brevi fraseggi fra loro senza riuscire a servire palloni giocabili al tandem di attaccanti granata.

Il Wolverhampton continua a dimostrare di avere una marcia in più in tutte le zone del campo. Sull’ennesima incursione di Traore a sinistra non adeguatamente contrastato da Ansaldi al quarto d’ora della ripresa nasce il raddoppio inglese: passaggio basso al centro dell’area granata, difesa immobile e Diogo Jota può insaccare senza problemi.

Il Torino prova a reagire grazie anche alle manovre del neo entrato Lukic al posto di un volenteroso ma inconcludente Berenguer. Ansaldi ritrova una delle sue giocate saltando il diretto avversario e scodellando sul secondo palo un invitante traversone per l’accorrente De Silvestri che beffa difesa e portiere inglese mettendo dentro di testa. Sul 2-1 a sfavore il pubblico granata, accorso in massa tanto da far segnare il tutto esaurito con oltre 24.000 spettatori paganti, prova a dare la carica ai loro beniamini alla ricerca dell’agognato pareggio.

Mazzarri effettua un paio di cambi, Rincon per un lento e timido Meité e Aina per un disorientato e stanco Ansaldi, attingendo dalla limitata per numero e qualità panchina ma purtroppo sono ancora gli ospiti ad approfittare di un incredibile svarione difensivo granata che permette a Jimenez di presentarsi solo a Sirigu e portare a tre le reti del vantaggio. L’unico a non rassegnarsi al pesante score ancora una volta è il mai domo Belotti, nonostante che ripetuti duri falli su di lui (non redarguiti con pronte ammonizioni dal discutibile arbitro portoghese Soares Dias) abbiano messo a dura prova la tenuta fisica: incursione a testa bassa in area dove viene falciato da Ruben Vinagre guadagnandosi e realizzando il meritato rigore che rilancia i granata.

In pieno recupero il Gallo trova la conclusione da fuori area indirizzandola verso l’angolino basso alla sinistra dell’attento Rui Patricio che con un balzo riesce a deviare in angolo privando lo stadio del pareggio in extremis. Per la gara di ritorno tra sette giorni allo stadio Molineaux mister Mazzarri dovrà inventarsi qualcosa di speciale per compiere un autentico miracolo, dovendo vincere almeno 2-0 nel tempio inglese dove solo pochi giorni fa anche il Manchester United si è dovuto accontentare del pareggio. Nel frattempo urgono però rinforzi a una squadra veramente risicata, complici anche gli infortuni di Iago Falque, Edera e Parigini, che patron Cairo dovrà trovare negli ultimi dieci giorni di calciomercato.

Nel mentre la sfida di domenica sera in casa contro il Sassuolo nella prima giornata del campionato di Serie A, dove è indispensabile conquistare un risultato utile per movimentare fin da subito la classifica e ridare morale e speranza a una formazione uscita come previsto molto provata dal confronto di Europa League.

 

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  Scritto da Luciano Pavesio il 23/08/2019
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