Poule Scudetto serie D: il Livorno ferma la corsa tricolore del Bra
Gli amaranto bissano il successo dell'andata vincendo la semifinale di ritorno in casa del Bra con un severo 1-4
BRA - “Non piangere perché è finita, sorridi perché è successo!”. Parole e musiche dei ragazzi del “Bra Front” ispirate da Gabriel Garcia Marquez, evviva! E così con l’orgoglio, con le emozioni, con la gioia e tanti sorrisi che finisce in semifinale, tra gli applausi del suo popolo in festa, l’esaltante stagione del Bra. La squadra di mister Fabio Nisticò in serie C c'èra già, al culmine di una stagione memorabile e di un campionato vinto alla grandissima che li porterà a giocare con i pro, sembrava solo un sogno invece è diventato realtà.
Lo stop a questa splendida corsa oggi, tra le mura amiche dello stadio “Attilio Bravi” per 1-4 contro il Livorno che già sabato sera aveva fatto sua l’andata per 2-1 all' “Armando Picchi”, non fa poi così male. Una sconfitta che non scalfisce minimamente un campionato 2024/2025 che resterà scritto nella storia per la città di Bra, un’impresa sportiva indimenticabile. Il Livorno va all'atto finale della Poule Scudetto dove se la vedrà con il Siracusa che ha avuto la meglio nel doppio confronto nell’altra semifinale contro l'Ospitaletto. Appuntamento domenica prossima 8 giugno, probabilmente in campo neutro.
A decidere la sfida di ritorno è la doppietta di Federico Dionisi e le reti di Marinari e Rossetti per gli ospiti, mentre il gol della bandiera a referto Bra è a firma di Minaj. Dionisi e Rossetti che avevano già timbrato all’andata in rimonta il gol di Aloia. 6 a 1 tra andata e ritorno per i labronici. Passivo da set tennistico fin troppo ampio forse. Un successo complessivamente meritato dal Livorno nell’arco della doppia sfida anche se anche questo 1 a 4 è fin troppo severo per il Bra, dopo il combattuto 1-2 dell’andata. Nisticò fa la conta degli assenti e presenta in distinta parecchi under nel suo 3-5-2. Mister Paolo Indiani risponde con il 4-3-3 della casa, collaudatissimo marchio di fabbrica.
Livorno determinato fin dai primi minuti, forte di una qualità tecnica e di una maturità superiori oltre che una maggiore profondità di rosa. Squadra forte, veloce e aggressiva impreziosita da un giocatore decisamente fuori categoria : Federico Dionisi, 38 anni una carriera tra i professionisti che recita quasi 200 gol. Un marziano oggi. Proprio lui, Dionisi su punizione dopo 5 minuti, apre le danze con conclusione che sfiora il palo. Il Bra ha l’obbligo quanto meno di provare a ribaltare il risultato e gioca con la consueta determinazione ma paga dazio nelle retrovie spesso in difficoltà nel contenere i tre giocatori offensivi amaranto, tridente tecnico e veloce ispirato dalla visione di calcio superiore di Dionisi.
La gara è comunque viva e si gioca su ritmi alti nonostante la calura. Zanon esce per infortunio dopo uno scontro fortuito con Bellini. Lo rileva Cannatelli. Gli ospiti vanno vicino al gol in più circostanze : prima con Regoli, assist di tacco di Dionisi, si oppone Ribero (16’), poi è Marinari che di testa coglie il palo su azione d’angolo (18’). Il Bra prova a reggere l’urto della corazzata livornese e risponde con Aloia che manca di un niente la deviazione vincente sotto misura sul suggerimento forte e teso di Pautassi (20’). La contesa però si sblocca al 23’ : azione da manuale del Livorno con Dionisi che recupera palla sulla trequarti campo e apre su Regoli che vede il taglio in area di Bonassi inevitabilmente steso da Legal: è calcio di rigore, netto, che Dionisi trasforma con freddezza e precisione. Il Bra ha però subito una reazione: Giallombardo suona la carica e ci prova da fuori col mancino, smanaccia Ciobanu non senza qualche apprensione (30’). A seguire è ancora Aloia che approfitta di una sbavatura difensiva ospite ma si fa respingere il tiro a tu per tu con Ciobanu (32’). Prima dell’intervallo però sono ancora i toscani a colpire, con Marinari che in pieno recupero sfrutta il suggerimento di Fancelli, si gira in area e fa secco Ribero da distanza ravvicinata : 2-0 e finale già praticamente ipotecata.
Ripresa . Livorno che mette subito le cose in chiaro e chiude i giochi appena rientrati dal thè caldo dell’intervallo. Il tris col timbro pressoché definitivo lo mette ancora Dionisi, incontenibile, questa volta su suggerimento di Regoli (49’). Gran controllo a seguire in area e Ribero spiazzato, bomber letale. L’uno-due a cavallo del riposo è un macigno ma il Bra, si sa, è cocciuto e accorcia le distanze con Minaj per il meritato gol della bandiera. I labronici attivano la modalità “in controllo” ma il Bra, come sempre generoso, ci crede sempre e non molla mai ed ha l’occasione per riaprire nuovamente la partita : calcio di rigore per un mani di Vallini con pure Pautassi giù in area nella stessa azione, ma Costantino si fa ipnotizzare da Ciobanu.
E’ l’ultimo sussulto per il Bra che come sempre ha dato tutto. Il poker di panzer Rossetti, subentrato a Dionisi, che scaraventa sotto misura un centro dalla sinistra di Arcuri, vale solo più per le statistiche e chiude definitivamente i giochi.
Bra-Livorno 1-4 (0-2)
BRA (3-5-2): 22.Ribero; 16.Legal, 6.Sganzerla, 15.Zanon (12' 2.Cannatelli); 11.Mawete, 7.Giallombardo (53' 20.Chiabotto), 24.Gerbino, 23.Perseu (65' 14.Sangaré), 10.Pautassi; 21.Minaj (82' 18.Sardo), 9.Aloia (53' 19.Costantino). A disposizione: 1.Ariello, 5.Tos, 17.Rosa, 25.Capraro. Allenatore: Fabio Nisticò.
LIVORNO (4-3-3): 12.Ciobanu; 3.Fancelli, 27.Brenna, 5.Siniega (69' 33.D'Ancona), 49.Parente; 44.Bonassi, 28.Hamlili (69' 6.Vallini), 20.Bellini; 23.Marinari (80' 21.Arcuri), 9.Dionisi (57' 90.Rossetti), 30.Regoli (57' 11.Malva). A disposizione: 1.Tani, 16.Calvosa, 19.Ndoye, 29.Botrini. Allenatore: Paolo Indiani.
RETI: 22' rig. Dionisi, 45'+2' Marinari, 49' Dionisi, 62' Minaj, 84' Rossetti
QUATERNA ARBITRALE : Andrea Mazzer di Conegliano; Cosimo Di Tommaso di Voghera; Matteo Lauri di Modena. Quarto ufficiale : Marco Gambirasio di Bergamo.
NOTE: pomeriggio di caldo estivo. Terreno in buone condizioni. Spettatori 700 circa. Calci d’angolo 8 a 2; Ammonito Legal ; Partita di 48’+48.
Galleria fotografica a cura di Angelo Tosco.
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