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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Lorenzo Insigne, l'abatino del 2000

Sono sempre stato un convinto dell’utilità del trequartista. Anche quando venivano ritenuti degli orpelli discontinui e poco producenti, forse perché ero un grande estimatore di alcuni giocatori che in quel ruolo deliziavano la platea sia pure a intermittenza. Poi con l’avvento del calcio moderno l’abatino leggero e leggiadro dal tocco raffinato e dalle cadenze compassate è passato di moda. Sono aumentati i ritmi e l’intensità di gioco. L’abatino per emergere e fare la differenza oggi non può prescindere dalle doti atletiche, tecniche e dalla continuità di rendimento. Le proprietà di palleggio e la corsa sono fondamentali indipendentemente dalla struttura fisica.
Lorenzo Insigne (163 cm di altezza, 59 kg di peso) è uno dei giovani più in vista. Il suo score alla 25esima giornata di Serie A: 10 gol e 10 assist, tutti su azione. Lorenzo ha un bagaglio tecnico eccellente: dribbling secco e fulmineo che esegue con grande rapidità anche in spazi ristretti, è veloce, ha ottima visione di gioco. Calcia preferibilmente col destro, è agile e rapido nel fraseggio. Un attaccante capace di svariare su tutto il fronte d’attacco, è anche una seconda punta o un prezioso supporto per le punte. E’ bravo pure sui calci di punizione. Nel Foggia e nel Pescara, Zeman gli aveva trovato la collocazione più congeniale: esterno sinistro nel tridente con licenza di accentrarsi per concludere a rete col destro. Sono fioccati i gol: 19 in 33 partite e altre 7 in Coppa Italia Lega Pro nel Foggia, 18 reti e 14 assist in Serie B col Pescara. Ritornato a Napoli, Mazzarri e Benitez lo hanno snaturato affidandogli compiti difensivi per i quali non era portato. Quando Sarri ha preso il timone del Napoli lo ha liberato da tali incombenze e inserito al posto giusto nel 4-3-3, a quel punto Insigne ha potuto dedicarsi più alla fase offensiva col risultato che sbloccato mentalmente e tatticamente ha messo al servizio della squadra estro, fantasia, assist e l’innato fiuto del gol. Nelle 151 partite col Napoli ha segnato 29 gol (20 in campionato, 5 in Coppa Italia di cui 2 nella finale vinta a Roma contro la Fiorentina e 4 nelle manifestazioni internazionali). Insigne story. Lorenzo è nato a Napoli il 4 giugno 1991. Nel 2006, a 15 anni, giocava nella scuola calcio dell’Olimpia Sant’Arpino quando l’allora responsabile del settore giovanile del Napoli, Giuseppe Santoro, lo acquistò per la modica cifra di 1500 euro. Nel 2008 primeggia nella Primavera e nella stagione 2009-10 segna 15 reti segnalandosi anche nel Torneo di Viareggio. Il 24 gennaio del 2010, appena diciottenne, Walter Mazzarri lo fa debuttare in Serie A nei minuti conclusivi del match contro il Livorno. Sul finire della stagione va in prestito alla Cavese in Prima Divisione. Le tappe successive sono a Foggia e a Pescara con Zeman. Il 27 gennaio 2013, memore delle sue imprese in Serie B, gli viene assegnato il premio come miglior giocatore della precedente stagione a pari merito con gli ex compagni di squadra Ciro Immobile e Marco Verratti. Il 2 settembre 2012, a 21 anni, viene convocato dal CT Cesare Prandelli nella nazionale maggiore. L’esordio è datato 1 settembre nella partita Italia-Malta disputata a Modena. Il 9 novembre 2014, durante il match contro la Fiorentina, rimedia la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Il 4 aprile 2015, dopo 5 mesi, rientra in prima squadra nei minuti conclusivi di Roma-Napoli. Il 31 dicembre 2012 si è sposato con Jenny, dalla quale ha avuto due figli: Carmine nato il 4 aprile 2013 e Christian nato il 13 marzo 2015. Jenny e Lorenzo frequentavano la stessa scuola ma in classi diverse. Si conoscevano da bambini. Jenny era in classe con sua cugina. La signora Insigne racconta: «Lorenzo ha assecondato la sua grande passione per il calcio a colpi di rinunce e sacrifici. Ancora da ragazzino la mattina lavorava, faceva il venditore ambulante e il pomeriggio correva ad allenarsi mettendo da parti ogni cosa. A scuola si è fermato al primo anno delle superiori e si è concentrato solo ed esclusivamente sul calcio». Con ottimi risultati.

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  Scritto da Tiziano Crudeli il 19/02/2016
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