Quando Cantone è meglio di Benitez

Dilettanti non si nasce, si diventa. E la fortuna è che c’è sempre tempo. Basta poco, anche se sei la società più ricca del mondo. Anche se ti chiami Real Madrid. Ha fatto sorridere tutto il mondo il caso di Denis Cheryshev schierato da Rafa Benitez mercoledì scorso nel turno di Copa del Re. Nessuno sapeva/ricordava che il centrocampista russo era squalificato per somma di ammonizioni, rimediate nella stagione prima quando vestiva la maglia del Villareal. La vittoria sul campo (3-1) ovviamente è stata cancellata dal giudice sportivo. Il bello che è il presidente delle merengues ha avuto anche la faccia tosta di indire addirittura una conferenza stampa per negare l’evidente, anziché sprofondare in un silenzio più dignitoso. Con tutto il carrozzone che ha alle spalle il Real Madrid un errore del genere non è minimamente contemplabile. E fa sorridere ancora di più leggere che l’unico ad annusare l’errore è stato un tifoso allarmato nel leggere la possibile formazione iniziale. Nonostante il fax inviato in segreteria, nessuno lo ha ascoltato. Roba da dilettanti. Non tutti i dilettanti, però. Siamo sicuri che una cosa del genere non sarebbe mai successa ad esempio all’Alpignano: se ci fosse un campionato delle segreterie quella biancoblù vincerebbe a mani basse. Il numero di punti e vittorie collezionate facendo ricorso per posizioni irregolari di giocatori avversari è impressionante. Anzi, scientifico. E se Perez mai volesse un allenatore in grado di prevenire simili situazioni, ne suggeriamo uno noi: Alfredo Cantone, tecnico del San Giorgio Torino, con la sua abitudine di controllare uno per uno i giocatori in distinta poco prima della partita, una partita del genere non l’avrebbe mai persa.