Arturo Merlo e la fuga dell'Acqui: "Siamo ai piedi del Mortirolo..."
Il tecnico cerchia in rosso le prossime cinque gare di campionato
Il rotondo 6-1 sull’Atletico Gabetto ha consentito all’Acqui di mantenere invariato il distacco sulla più immediata inseguitrice, la Valenzana Mado. I tredici punti che separano la prima e la seconda della graduatoria sono un vantaggio importante per i termali, ma Arturo Merlo non vuole abbassare la guardia: «Dobbiamo ancora fare tanto, non ci dobbiamo sedere e siamo coscienti che non è ancora finita. Le prossime cinque partite ci diranno a che punto è il nostro cammino. Se dalle cinque gare che attendono riusciremo a raccogliere nove-dieci punti, allora saremo quasi in cima. Se paragoniamo il campionato al Giro d’Italia posso dire che siamo arrivati ai piedi del Mortirolo». Il torneo però non è ancora chiuso, le giornate da disputare sono ancora parecchie e il condottiero dell’Acqui individua in alcune delle squadre che seguono i bianchi in classifica i pericoli principali nella corsa per la D: «Le partite dei girone di ritorno sono diverse da quelle di andata; molti giocheranno con più cattiveria per raggiungere i loro obiettivi e poi ci sono molte squadre che sono state costruite per stare in alto con noi e per giocarsi con noi il primato. Altri si sono nascosti, ma noi non ci vogliamo nascondere e vogliamo arrivare primi. Lo voglio io, lo vogliono i giocatori, lo vuole la società e lo vuole fortemente la città».
Lorenzo Menon