Alessandria esclusa dalla D ma pronta a ripartire con Forza e Coraggio
Nella stagione 2023-2024 appena conclusa l'Alessandria ha toccato senza dubbio il punto più basso della sua storia ultracentenaria. Non tanto per la retrocessione dalla serie C alla D, arrivata con tre giornate di anticipo, quanto per le situazioni extra campo che si sono succedute soprattutto nella seconda metà di stagione. In autunno i grigi hanno vissuto il loro miglior momento della stagione con l'avvento di Marco Banchini in panchina. Appoggiato dal direttore sportivo Umberto Quistelli, l'ex allenatore del Como aveva saputo isolare la squadra dalle continue voci si aleggiavano intorno alla società. Con Banchini alla guida, i grigi avevano vinto delle importanti partite contro Pergolettese e Atalanta Under 23 in casa e contro il Renate in trasferta inanellando tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre anche 4 risultati utili consecutivi che gli avevano permesso anche di mettere la testa fuori dalla zona play-out.
Con il passaggio di proprietà da Enea Benedetto ad Andrea Molinaro e Giulio Maione, proprietari del club rispettivamente dal 90 al 10 per cento, la situazione è definitivamente precipitata. Ninni Corda, scelto dalla nuova proprietà come direttore dell'area tecnica, ha allontanato Banchini chiamando in panchina Sergio Pirozzi, ex Sindaco di Amatrice. Da quel momento il rendimento della formazione grigia è definitivamente crollato e nel mercato di gennaio sono partiti anche giocatori importanti sia per il campo che per lo spogliatoio come il portiere Luca Liverani ed il difensore Luca Ercolani, trasferiti rispettivamente al Feralpi Salò in B ed al Foggia nel girone C di serie C. La squadra ha così concluso la stagione con alla guida mister Jonathan Binotto, vice di Banchini. La scellerata gestione societaria del duo Molinaro-Maione non ha portato altro che a penalizzazioni e multe varie, ad una società piena di debiti con i giocatori ed i dipendenti che non sono stati pagati per diversi mesi e a fantomatici nuovi investitori provenienti dall'estero. Il futuro si chiama Forza e Coraggio Alessandria.
L'Asca, una volta appresa la notizia dell'esclusione dei grigi dalla serie D, è subito uscita allo scoperto per ottenere di poter giocare allo stadio Moccagatta. Nelle prossime ore, dal comitato regionale Piemonte Valle d'Aosta della Lega Nazionale Dilettanti, arriverà l'approvazione di cambio di denominazione dell'Asca che si chiamerà Forza e Coraggio Alessandria. Un nome evocativo che richiama le origini della storia del club grigio. Forza Coraggio, infatti, agli inizi del Novecento era una società di ginnastica di cui il calcio era una costola. Il calcio ad Alessandria ripartirà così dalla FC Alessandria dal campionato di Promozione, la seconda categoria regionale. Il grigio sarà naturalmente il colore sociale scelto della nuova società per dare continuità alla storia dell'Alessandria Calcio anche se ripartendo da due categorie inferiori.
Fotografia: Maurizio Valletta.