Derby / Gassino e San Mauro: pace e denunce

La ragione, il confronto e le inevitabili conseguenze. Sportive e non solo dopo ciò che accadde sabato scorso nel post gara della Juniores regionale tra San Mauro e Gassino. L'inevitabile e doveroso confronto tra le parti si è tenuto, c'è stato e ognuno ha provveduto a prendere le personali decisioni. Da una parte Flavio Squassabia, presidente, papà e dirigente del Gassino, che con il figlio e un altro giocatore, sono stati l'oggetto delle attenzioni in quel sabato pomeriggio davvero difficile da dimenticare: «Abbiamo provveduto a sporgere denuncia nei confronti di chi si è reso protagonista di qualcosa che ancora adesso faccio fatica a concepire. Con il San Mauro e il suo presidente Angelicchio, ci siamo confrontati nella serata di lunedì, quando io e mio figlio siamo andati al San Mauro per cercare di capire e trovare spiegazioni. Il presidente ci ha ribadito le scuse per ciò che non doveva assolutamente accadere, assicurando massima attenzione e provvedimenti del caso». Per 'ferite' che non si sono ancora rimarginate, nel fisico e non solo. «A livello fisico dovrò sottopormi ad una visita di controllo all'occhio colpito mentre per il resto, labbro e soprattutto mio figlio, piano piano sta superando i dolori. Da sabato soltanto giovedì ha ricominciato ad allenarsi. Dolori a parte però c'è ancora tanta amarezza e incredulità per ciò che è successo e sicuramente andremo avanti, abbiamo come detto fatto denuncia presso il comando dei Carabinieri di Castiglione e vediamo cosa accadrà». Con la singolarità dell'episodio che si colora anche di note extra calcistiche che però nulla intaccano nella sostanza: alla base del 'confronto' e della situazione non sarebbe stato il derbyssimo ma una questione personale tra i ragazzi militanti nelle due squadre.

Etica San Mauro Dall'altra parte il San Mauro, con il neo presidente Angelicchio (eletto in settimana dopo traversie non indifferenti al vertice del club con diversi passaggi di consegne) che ha preso subito la questione di petto e di cuore. «Ci siamo incontrati con il presidente del Gassino innanzitutto per conoscerci e chiarire ciò che è accaduto sabato. Purtroppo non ero presente, abbiamo ascoltato il loro racconto e abbiamo ribadito due cose. Da una parte le scuse della società per ciò che è accaduto e dall'altra la ferma decisione a non lasciare cadere nel nulla il fatto. Già martedì sera ci siamo riuniti con la squadra e abbiamo di comune accordo anche col direttore Triveri, preso alcune decisioni: lasciare definitivamente a casa qualcuno e fermare per una o due gare qualcun altro. Questo perché la storia del San Mauro e l'etica, i prinicipi sportivi devono essere alla base. Poi vedremo se in concreto il presidente del Gassino vorrà davvero andare avanti, al momento a noi non ha portato referti o denunce. Comunque ribadisco la posizione del San Mauro che non transige e non transigerà su questioni comportamentali dei ragazzi. E' la nostra storia a imporci di non cedere e non cadere in certe situazioni. Personalmente come presidente cercherò sempre più la collaborazione e la vicinanza innanzitutto con le società vicine. Collaborare, conoscersi e fare magari cose insieme deve essere l'obiettivo di tutti, San Mauro per primo».