RAPP / Amichevole snobbata, contro la Pro Settimo Juniores in 13
mercoledì scorso a Settimo panchina quasi vuota per le tante assenze • Le società hanno non hanno avvisato i giocatori
Il calcio piemontese ha poco di cui gioire e lo specchio fedele lo ha fornito la Rappresentativa Regionale Juniores lo scorso mercoledì in occasione dell'amichevole contro la prima squadra della Pro Settimo. Non per il risultato della partita (che anzi fa onore ai 13 che hanno risposto alla convocazione), quanto vedere Fabio Nobili in panchina solo con il portiere di riserva (Tarantini) e un giocatore di movimento a disposizione (Pavanello). Che ci possano essere delle defezioni può capitare, ma che alcuni giocatori (e non le società!) avvisino il Selezionatore il giorno prima o addirittura due ore prima della partita è inaccettabile: «Dispiace per questa mancanza di comunicazione da parte delle società - le laconiche parole del tecnico - che ci ha costretti a presentarci alla partita praticamente senza cambi. Fino a pochi mesi fa anch'io ero "dall'altra parte", posso capire che per una volta un giocatore può non essere disponibile: basterebbe comunicarlo con un po' di anticipo e non all'ultimo secondo, anche per darmi la possibilità di chiamare qualcun altro (vedi Pastore e Dimasi, chiamati in extremis, ndr). Ci sono casi di giocatori che non sono venuti per due volte, non verranno più chiamati: le convocazioni per il raduno al Pozzomaina le avevo già comunicate prima di questo test e non potevo più modificarle. Tra l'altro, l'articolo 76 parla chiaro e il precedente della partita di Serie D Acri-Marsala ne è un esempio». Per la cronaca gli assenti erano Lorenzo Zanella (Baveno), Matteo Blini (Cheraschese), Paolo Testolina (Colline Alfieri), Iacopo Adamo e Cristian Gennaro (Orizzonti Utd), Fabio Cassani (Tortona Villalvernia), Federico Rinaldi (Virtus Mondovì) e Riccardo Valsecchi (Volpiano).
L'articolo 76, comma 3 delle N.O.I.F. predispone che, qualora un giocatore non rispondesse alla convocazione di una qualsiasi selezione (nazionale, regionale, provinciale), è impossibilitato a prendere parte alla gara ufficiale immediatamente successiva alla convocazione stessa. Il rischio che corre la società che schiera un giocatore che, senza giustificati motivi, non ha risposto alla convocazione è la sconfitta a tavolino, qualora la squadra avversaria facesse ricorso entro i limiti di tempo.
Il caso che cita Nobili è quello relativo alla gara di Serie D Acri-Sporting Marsala del gennaio 2012, terminata 1-1 ma vinta poi 3-0 a tavolino dalla squadra di casa che aveva fatto riscorso per la presenza in campo di un giocatore (Marco Pergolizzi), che non aveva risposto alla chiamata della Rappresentativa di Serie D.