Serie D: Asti e Fossano non si fanno male nella sfida salvezza
Termina a reti bianche il recupero del Censin Bosia

ASTI - Asti e Fossano chiudono a reti bianche il recupero della diciannovesima giornata di andata girone A di serie D. “Tutto il resto è noia” e poche emozioni che ti scoppiano dentro, si d’accordo l’incontro che è pur sempre un derby piemontese e pure un delicato mezzo spareggio salvezza, ma oggi ha vinto la paura di perdere contro il coraggio di vincere, “maledetta noia” citando Califano. Emozioni quindi pochine e dosate col contagocce. Un pareggio che alla fine ha accontentato le due compagini, ancora però, conti di classifica alla mano, in piena bagarre nella zona play-out. L’avvio è di studio, freno a mano tirato, controllo e prudenza massima da ambo le parti.
Sarà il copione trito e ritrito della contesa. L’Asti parte in modalità “lenta carburazione”, Fossano che sembrerebbe più sul pezzo almeno nelle intenzioni : tenere il pallino del gioco e tenersi lontano dai guai tenendo lontano l’Asti dalla propria area. Gli ospiti, soprattutto nel primo tempo, danno l’idea di essere più propositivi nella manovra perdendosi però poi al momento della rifinitura giusta per la stoccata decisiva. L’Asti più di ripartenza che di partenza. Attacchi spuntati, difese e fasi difensive studiate invece a memoria e molto bene. Poche le note di cronaca : è il Fossano che si affaccia per primo dalle parti di Brustolin con Scarafia, girata debole e centrale (10’) e a seguire con Menabò che non coglie l’attimo fuggente dopo un rimpallo in area per ribadire in rete un pallone sporco transitato dalle sue parti (15’). Ma la gara non decolla anzi, si naviga a velocità da crociera. Per l’ Asti è l’elettrico Diagne l’unico che prova a dare una scossa ai suoi ed all’incontro. Si mette in proprio con un’iniziativa personale va al tiro sporcando i guantoni a Merlano (40’). A seguire una percussione di Plado non da frutti (41’). E’ pero Brustolin, prima del riposo, a rispondere d’istinto su Fogliarino pericoloso (44’).
Nella ripresa le intenzioni restano quelle del primo tempo : primo non prenderle. Il Fossano ci prova estemporaneo con Di Salvatore Leonardo due volte, nella prima Brustolin si distende per deviare in corner (49’) e nella seconda prende l’esterno della rete su punizione mancina. Boschetto si gioca la carta Virdis, l’esperto bomber per risolvere il rebus di questo match. A dire il vero breve apparizione la sua, poco più di un quarto d’ora in campo per poi uscire di nuovo causa problema muscolare. Sfortunato. Una conclusione centrale per Merlano dopo un bel movimento a smarcarsi in area (71’) ed una punizione dai 25 metri battuta maluccio. E’ poi Plado che non approfitta dell’unica sbavatura della difesa fossanese. Il suo colpo di testa da posizione favorevole è a lato (75’). L’unico tiro in porta dell’ Asti però è di Rosset su punizione, Merlano sveglio e attentissimo la ricaccia fuori in tempo (82’).
Se il Fossano cala un po’ nel finale e prova a dare una mano, l’Asti non si prende il braccio e quindi non ne approfitta. Girandola di cambi che modifica gli addendi ma che non cambia il risultato. Chi non risica, non rosica allora. Un punto a testa, felici e contenti al grido di “volemose bene” e chi vivrà vedrà . Il pallone invece, almeno per oggi resta col broncio ed annuncia il silenzio stampa.
ASTI-FOSSANO 0-0
ASTI (4-3-2-1) : Brustolin (c) ; Vergnano, Ciletta ; Legal, Venneri, Taddei ; Toma (85’ Brollo), Plado, Piana (65’ Virdis poi 80’Lanfranco), Diagne, Trevisiol (50’ Rosset). A disposizione : Zeggio, Binello, Pezziardi, Picone. Allenatore : Riccardo Boschetto.
FOSSANO (4-2-3-1) : 1.Merlano; 30.Adorni, 5.Scotto, 17.Giraudo, 24.Specchia; 20. Della Valle (82’ 11.Matera), 33.Galvagno; 28. Di Salvatore L., 8.Fogliarino, 18.Scarafia (80’ 23. Di Salvatore G.) ; 9.Menabò (85’ 16.Quaranta). A disposizione : 12. Chavassa, 2.Lima Barbosa, 4.Bellocchio, 6.Marin, 15.Cossu, 26.Coulibaly. Allenatore: Fabrizio Viassi.
TERNA ARBITRALE : Fabio Cevenini di Siena (Andrea Raimo di Empoli e Thomas Jordan gli assistenti)
NOTE : Partita di 46’ + 49’. Spettatori 350 circa. Angoli : 5-2. Ammoniti : Venneri e Galvano.
Galleria fotografica a cura di Angelo Tosco
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