Serie D: Bra e Asti si annullano, al "Bravi" è pari a reti bianche
Le due compagini pareggiano nella sfida piemontese del turno infrasettimanale

BRA – “Una partita un po’ così, due formazioni un po’ così …”. Tra Bra ed Asti finisce 0-0, risultato di per sé perfetto ma non sempre gradito. Figuriamoci poi se non è gradevole. Serve infatti solo per muovere le rispettive classifiche, in attesa di tempi migliori. Confronto intenzionale e tanto nervoso, della serie “vorrei ma non posso”, la buona volontà non manca ma mancano la lucidità e l’ispirazione; diversi quelli che non sono in vena, parecchio è il palleggio infarcito di errori. I “galletti” ci provano con ostinazione per tutto il primo tempo, ma all’attacco si perdono e non chicchiricchiano.
Il Bra pare indispettito e tuttavia sta con la testa in processione, fa leva sui suoi veterani mestieranti a cominciare dall’eterno Capellupo e non azzarda più di tanto. Sarà più sfacciato nella ripresa e tuttavia rimarrà a sua volta preda di una sterilità persistente, vedi il povero Menabò destinato a ricevere rarissimi palloni utili per uno come lui che è un centravanti di ruolo: “Cari ragazzi, oggi non si impagina!...”.
Dall’altra Picone li manda ma loro non vanno… Aree ben presidiate, le difese giganteggiano, i numeri 1 ringraziano e prima di annotare qualcosa di importante occorre attendere ben 25 minuti: La Marca prova da buona posizione una conclusione di destro, infelice e destinata agli alberi. Alla mezz’ora altro missile fuori bersaglio, di Cannas. Al 40’ l’uscita obbligata di Quitadamo malconcio induce mister Floris a ridisegnare la squadra, sperando di renderla più riflessiva e disinvolta: illusione, la coesione non c’è. Di nuovo Cannas al 45’ spedisce fuori in diagonale dalla lunga distanza.
Bra più temerario dopo il riposo ma al 22’ è Plado che con un colpo di testa a seguire sfiora il colpaccio: Capellupo ben piazzato ribatte col portiere spacciato. Tuzza (26’) e Tos (poco dopo) abbozzano concitati e senza la dovuta precisione nei pressi di Brustolin. Girandola di sostituzioni che aumenta un caos per nulla calmo, squadre lunghe, si salvi chi può. Allo scadere Manfrè in contropiede molto propizio spedisce alle ortiche e nel lungo recupero Kerroumi straparlante lascia i suoi in dieci: uscita ininfluente. Saluti e baci. Al Santuario lì nei pressi, dopo un duello a salve (regina) che sembra non avere mai fine, non Fiori (Madonna dei) ma opere di bene: candele tutte accese per grazia ricevuta…
BRA-ASTI 0-0.
BRA: 1 Ujkaj, 4 Quitadamo (40’ pt Pavesi 10), 5 Tos, 6 Dall’Olio, 8 Tuzza, 9 Menabò, 11 Bongiovanni, 13 Marchetti, 17 Capellupo, 21 Cassata (15’ st Gerbino 24; 50’ st Mawete 25), 23 Daqoune. 22 Favaro, 7 Derrick, 16 Di Benedetto, 18 Job, 20 Olivero. All. Roberto Floris.
ASTI: 1 Brustolin, 5 Legal (37’ st Sow 14), 7 Picone, 8 Toma (19’ st Kerroumi 10), 17 Cannas, 23 Vennari, 26 Vergnano, 19 Tomella, 47 La Marca (37’ st Manfrè 11), 77 Plado (45’ st Ottone 3), 88 Azizi. 12 Cabella, 19 Virelli, 42 Insolito, 66 Fioccardi, 67 Pinto. All. Riccardo Boschetto.
TERNA ARBITRALE: Mirri di Savona (Pasquini di Genova e Manni di Savona).
NOTE: 48’+52’. Sole tiepido, 250 spettatori con una buona rappresentanza ospite, in parte composta dalla tifoseria organizzata. Al 50’ st giallo per proteste e rosso diretto a seguire, per ulteriori “contestazioni” verbali verso l’arbitro, da parte di Kerroumi. Bra senza lo squalificato Pautassi.
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