Sulle tracce di Demaria, storico portiere della magica Leo Chieri
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Una ricerca sulle tracce di… Non solo noti campioni come Giuseppe Vay, Onesto Silano, Cece Stacchino, Roberto Rosato e via dicendo, ma anche comprimari da decorare. Mario Demaria, classe 1927 (21 aprile) è stato, nel variegato panorama calcistico di Chieri di una volta, uno dei portieri storici locali che hanno difeso i colori della “magica” Leo dei Salesiani, senza mai assurgere a livelli extra territoriali degni di risonanza. Vantava comunque, a detta di chi ancora ne ha memoria, delle buone qualità, esibite soprattutto nel “catino” salesiano di San Luigi. A quasi un anno dalla scomparsa (22 marzo 2022) merita perciò ricordarlo attraverso le immagini sbiadite ma preziose di due archivi riesumati per l’occasione: quello suo, curato dalla figlia Anna Maria e quello di Meo Tosco, curato dal figlio Angelo. Le didascalie sono purtroppo rimaste molto incomplete né potrebbe essere stato altrimenti: se c’è anzi chi può dare una mano ad integrarle, si faccia avanti. Intanto, per quel che gli è stato possibile, ha contribuito a dettarle il “veterano” Livio Gillio, già terzino della Leo e del Chieri, classe 1934, il più anziano “ex” vivente e, con Giorgio Fossati (1938) compreso, con la maglia numero 3, nella prima formazione-base degli azzurri, anno 1955. La consorte di Livio era cugina di Mario e per questo fu parentela acquisita. In anteprima un’immagine tratta dall’Archivio di Meo Tosco (1914-1995). Scontro tra due Leo nel “catino” di San Luigi, appena dopo la fine del Secondo conflitto mondiale. In piedi: 21; accosciati: 8. Riconosciuti all’origine: 10. Prima fila: Giuseppe Manolino (quarto in alto da sinistra), Enzo Catarsi (ottavo), Meo Tosco (decimo), Don Enrico Quarello (dodicesimo), Giacinto Gossetti (quattordicesimo), Luigi Delmastro (diciassettesimo), Angelo Manolino (diciannovesimo). Altra fila: Gino Fasolo (secondo in basso da sinistra), Felice Martano (quinto) e Mario Demaria (sesto).
Nelle immagini in galleria:
Fotografia 1: Livio Gillio (sulla destra) con Angelo Tosco. Il già terzino sinistro, classe 1934, è il più longevo calciatore del Chieri vivente e fa parte con Giorgio Fossati degli azzurri alle origini, 1955-1956.
Fotografia 2: Demaria terzo accosciato da sinistra.
Fotografia 3: Mario Demaria primo in alto da destra. Michele Cucco secondo in alto da destra.
Fotografia 4: Mario Demaria al centro.
Fotografia 5: Da sinistra, fila in alto: Giovanni Vergnano (terzo), Felice Cerrato (quinto), Giovanni Stacchino (sesto), Don Enrico Quarello (ottavo), Giacinto Gossetti (nono), Biagio Toja (dodicesimo), Antonio Scalafiotti (quattordicesimo), Antonio Tosco (sedicesimo). Fila di mezzo: Giuseppe Cerrato (primo), Luigi Navone (secondo), Meo Tosco (quarto). Fila in basso: Pietro Pomero (primo).
Fotografia 6: Da sinistra, in piedi: Pietro Pomero (primo), Luigi Navone (secondo), Felice Cerrato (terzo), Don Enrico Quarello (quinto), Meo Tosco (sesto), Antonio Scalafiotti (settimo), Antonio Tosco (ottavo). Sotto: ? Negri ? (primo), ? Marchetti (secondo), Giuseppe Badoglio (terzo), Carlo Ferrero (quarto) Giuseppe Cerrato (quinto), Giovanni Vergnano (sesto).
Fotografia 7: Da sinistra, in piedi: Biagio Toja (primo), Giovanni Stacchino (secondo), Don Enrico Quarello (terzo), Gino Fasolo (quarto), Luigi Delmastro (quinto), Mario Demaria (sesto). Accosciato: Meo Tosco (primo).
Fotografia 8: Mario Demaria il primo in piedi da sinistra.
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