Serie D: Asti sorpreso in casa dalla Vogherese
Inutile il gol del provvisorio vantaggio siglato da Valenti: i lombardi sbancano in rimonta il Bosia
ASTI – Lascia o raddoppia? Presentato il conto arancio all’Alcione capolista la Vogherese raddoppia e dà un grosso dispiacere ad un’altra “grande” del girone con il nome che incomincia con la prima lettera dell’alfabeto: la A. Sbancato in rimonta (1-2) il fortino dell’Asti, quel “Censin Bosia” che vede rinverditi gli antichi fasti della società oltrepadana in terra monferrina: i rossoneri non vincevano su questo campo dal 16 ottobre 1949, 2-3 in serie C. L’affermazione degli ospiti ci sta: vantano alla distanza un tasso tecnico superiore, si esprimono con una mentalità offensiva sgombra da tatticismi superflui e improduttivi, eseguono trame verticali veloci ed essenziali che sfociano in due reti di pregevole fattura segnate quando è il momento opportuno.
Per i “galletti” biancorossi non è invece la giornata giusta: l’illusorio vantaggio arriva poco prima dell’intervallo solo grazie ad un’intuizione da vero centrattacco di “Ciccio” Valenti, che riesce a buggerare un distratto Tanzi. Si pagano certi limiti collettivi ma anche individuali, testimoniati da un gioco articolato, muscolare ma sovente grezzo, efficace in fase di puro contenimento. Davanti poi la lucidità latita. Primo tempo incerto, Vogherese disinvolta, Asti guardingo e sornione. Difese allegre. L’Asti soffre ma è vulcanico, quando “erutta” crea pericoli con Ghiardelli, Favale e Graziani. La Vogherese tuttavia non sta a gurdare, anzi. Tiri fuori bersaglio, ma al quarto d’ora costruisce la più limpida opportunità: Gerace crossa per Bahirov, che colpisce di testa, la palla è debole e non fa paura a Brustolin. Al 19’ West di rimando non inquadra lo specchio da due passi. Nel finale di tempo Tanzi non blocca a dovere un tiro non irresistibile di Favale, Valenti in agguato fa sua la palla pazza che strumpllazza e la caccia dentro a porta vuota: 1-0.
Nella ripresa la Vogherese riparte supergasata: al 3’ Minaj sfiora il pari con un destro dal limite. Poi l’ucraino Bahirov si erge a giudice e giustiziere imbracciando la doppietta: al 9’ fa 1-1 sfruttando al centro dell’area un cross basso di Giglio dalla sinistra; al 14’ completa l’opera con un rasoterra chirurgico in diagonale. L’Asti prova a rimettersi in carreggiata ma è proprio nella mezz’ora abbondante a seguire che gli ospiti ribadiscono una migliore organizzazione. Da segnalare comunque che i due maggiori protagonisti del pomeriggio avevano sulle rispettive maglie il tanto bistrattato numero 9.
Astigiani ridimensionati ma a testa alta; avversari che, gongolando, sono andati a festeggiare la terza vittoria filata con i loro numerosi sostenitori “ingabbiati” nel recinto di pertinenza. Saranno stati costoro figli dei loro padri, nonni e bisnonni? Più che probabile: ricordate Pilade? Nel 1968, in quella casa di Voghera dove ballano il fox trot, si stava in compagnia con i membri del Clan di Adriano Celentano, portando la Francesca e un po’ di vino, soprattutto chi di donne non ne aveva. C’era anche il Viganò. Ora in pratica si emulano gli antenati, andando in giro per mezza Italia inalberando cartelli tipo quello dove si inneggia simpaticamente (e con “poche pretese”) alla birra, all’altro sesso e, ovvio, alla squadra del cuore...
ASTI-VOGHERESE 1-2 (1-0)
ASTI (3-5-2): Brustolin; West, Gjura, Picone; Ghiardelli, Favale (47’ st Plado), Filipi (17’ st Graziani Gabriel), Soumahoro (38’ st Mazzucco), Graziani Thomas (24’ st Giacchino); Boix (34’ st Toma), Valenti. A disposizione: Dosio, Losio, Manicone, Delledonne. Allenatore: Marco Sesia.
VOGHERESE (4-3-1-2): Tanzi; Usardi, De Angelis, Balesini, Fracassini; Giani (28′ st Marchetti), Giglio, Occhipinti (44′ st Silvestri); Gerace (32′ st Trevisiol); Minaj, Bahirov (20′ st Micheal). A disposizione: Caiazzo, Oproiescu, Marino, Barisone, Sorgon. Allenatore: Marco Molluso.
TERNA ARBITRALE: Palmieri di Avellino (Salinelli di Genova e Beatrice Toschi di Imola).
RETI: 45′ pt Valenti; st: 9’ e 14′ st Bahirov.
NOTE: 46’+51’. Sereno con temperatura mai superiore ai 7°. Spettatori: quasi 600, con almeno 150 sostenitori al seguito dei lombardi, in parte sistemati nel settore loro riservato (quelli organizzati) ed in parte sparpagliati nei vari settori della tribuna. Ammonito Bahirov per proteste.
Galleria fotografica a cura di Angelo Tosco
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