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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Interviste


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Benedetto Pasqua: una vita sui campi da calcio tra campo e panchina

Una vita passata nel calcio prima come giocatore, poi come allenatore, osservatore e istruttore dei bambini della Scuola Calcio. E' il ritratto di Benedetto Pasqua, torinese ed ex attaccante classe 1947 cresciuto nelle giovanili della Juventus, che raggiunse il punto più alto della sua carriera con l'esperienza all'Olbia in serie C nella stagione 1968-1969. Nell'esperienza sarda uno dei suoi compagni di squadra era il compianto Moriano Tampucci che diventò poi il terzo portiere del Cagliari che si laureò campione d'Italia nel 1970.   Com'è iniziata la sua carriera di calciatore? «Iniziai a giocare a calcio all'età di 4-5 anni all'oratorio del Lingotto prima di passare alla Juventus quando avevo 11 anni. La società bianconera, in...leggi
18/11/2020, Corrado Cagliero, Interviste

Basket: doppio colpo di mercato del TTB Pino con Cavagna e Parente

  Due rinforzi di esperienza e di qualità per il T.T.B. Pino che intende essere protagonista nel prossimo campionato di basket di serie D. Il club biancoverde del presidente Dino Violante (al centro della foto in mezzo ai due giocatori, Cavagna sulla sinistra e Parente sulla destra) si è assicurato del lungo Maurizio Cavagna e Davide Parente, entrambi provenienti dal Sagrantino Basket Club. I due vantano anche delle esperienze importanti in categorie superiori. In particolare Parente, classe 1983, ha alle spalle una lunga carriera in serie A con diverse squadre, tra cui l'Auxilium Torino.  ...leggi
06/08/2019, Corrado Cagliero, Interviste

Volley serie A1/f: il Reale Mutua Fenera Chieri si inchina a Monza

  CHIERI – Cambia il direttore d’orchestra, Sinibaldi per Secchi, ma la musica è sempre la stessa. Contro il Saugella Team Monza, un avversario con il quale si potrebbe fare un pensierino al miracolo, la Reale Mutua Fenera perde per 1-3 e perde male. Prima pare sottomessa e si inchina per 19-25 alle brianzole. Poi si scuote e riesce a non dilapidare un vantaggio che pare rassicurante solo in teoria, pareggiando caparbiamente le sorti della contesa sul 27-25. Quindi si esalta e fa addirittura sperare nel colpaccio, ma è proprio in questo contesto che affiorano i soliti limiti non soltanto mentali e nella seconda parte del parziale getta letteralmente al vento quanto di positivo si è costruita nel primo, fino ad accusare un avvilente e per certi versi ...leggi
27/01/2019, redazione_piemonte, Interviste

Un'estate in retromarcia: Scuola calcio, che dubbi

Un'estate, calcisticamente parlando, che sembra non trovare un angolo di ombra e di fresco, tra deroghe promesse e ritirate, nuovi campionati proposti e cancellati e la sempre più discussa riforma della Scuola Calcio prevista per la stagione 2017/18 che, a sorpresa, trova tra i più dubbiosi anche il presidente del Comitato regionale lombardo Giuseppe Baretti. Se il retrofront sulle deroghe alle società che ormai di professionistico hanno ben poco, se non nel loro passato non più tanto recente, è capibile, in Lombardia l'idea di un girone ad hoc per le squadre 2001 con la prima formazione in Serie D poteva essere una buona idea, sicuramente però non proposta da una piccola nicchia di realtà come è successo e tantomeno senza confronta...leggi
05/08/2016, redazione_piemonte, Interviste

Spiegare lo sport ai bimbi? Dillo all'Armadillo

  A partire da questo numero vi proponiamo una nuova pagina per grandi e piccini. Si chiamerà Dillo all'Armadillo e cercherà di spiegare i principali argomenti della settimana sportiva ai bambini. Cosa significa spiegare ai bambini? Significa parlare al cuore dei problemi e con un lessico il più semplice possibile. Per farlo abbiamo deciso di avvalerci di un animale guida. Un armadillo a forma di pallone al quale abbiamo dato anche un nome e una storia. L'idea è quella di creare un dialogo attraverso il quale affrontare di settimana in settimana anche gli argomenti più complessi, come il doping o il concetto di "biscotto" nello sport, ma non solo, perché principalmente desideriamo davvero che questo animale possa guidare e consigliare gli a...leggi
16/11/2015, Eugenio Giannetta, Interviste

Dal Bettinzoli un messaggio di speranza

  Questo incredibile universo del calcio giovanile e dilettantistico ancora una volta ci regala emozioni da vivere e da raccontare. Dopo settimane passate a commentare virtuosismi meschini di chi il nostro calcio lo dovrebbe rappresentare, ma che in realtà rappresenta interessi milionari del soliti noti, arriva dalla società bresciana del Mario Bettinzoli una bellissima storia. Il protagonista è Francesco, istruttore degli Esordienti, che prima ancora che insegnare ai suoi ragazzi come si diventa calciatori insegna loro come si diventa uomini. Francesco ha in squadra un piccolo calciatore che si è ammalato di alopecia, una malattia che provoca la caduta, in pochissimo tempo, di tutti i capelli. A una certa età alcune situazioni si vivono male e, a d...leggi
12/11/2015, redazione_piemonte, Interviste

Dal Fila al Filadelfia, emozioni da invincibili

La storia riprende forma e dignità, salutando il nuovo Filadelfia che verrà. Un giorno indimenticabile e atteso per il Torino, per Torino e per tutto il mondo del calcio fatto a leggenda senza confini, barriere e appartenenze. Posata la prima pietra di quello che (ri)sarà il Filadelfia. Non un 'semplice stadio' ma un tempio di memorie, di pallone e di vita. Affiorata sui volti dei presenti in un sabato indimenticabile e tanto atteso. Con lacrime che sgorgavano da occhi di ogni età: di chi in quello 'stadio' ha vissuto frammenti di esistenza e passione autentica. Di chi in quello stadio è cresciuto e si è formato come calciatore ma anche come uomo. Per chi in quel tempio del calcio ha scritto pagine leggendarie, solcando quel prato che per tropp...leggi
20/10/2015, Marco Marone, Interviste

La Lombardia è in crisi, Baretti si dimetta

  Baretti deve dimettersi. Inutile girarci intorno, se il mondo del calcio italiano deve poter guardare con ottimismo al futuro non può più tollerare situazioni di nepotismo così accentuate come quelle che si vivono al Comitato Regionale Lombardia. Il presidente di Comitato in imbarazzo per un grave accadimento che ha coinvolto due dipendenti, di cui vi ho parlato nelle settimane scorse, è proprio lui: Giuseppe Baretti. E a venire alle mani sono state la nuora del numero uno del calcio lombardo, moglie di Lorenzo Baretti, e Luisa Rossetti, con quest'ultima che ha ricevuto dall'ospedale di Legnano ben sette giorni di prognosi. Il problema sarebbe nato per un pacco non ritirato da un corriere. Per quanti si fossero messo all'ascolto solo ora devono sapere...leggi
04/10/2015, redazione_piemonte, Interviste

Radio Roma: Lnd, dopo Enzo Pastore zittito anche Repace

  Tempo di elezioni in Lega Dilettanti, e come vi avevamo anticipato prima dell'estate sarà Antonio Cosentino il nuovo presidente e con lui, come vice vicario e consigliere federale, verrà eletto Alberto Mambelli. Tagliati fuori Pastore e Repace, uno commissariato e l'altro con una squalifica, confermata la scorsa settimana, lunga quattro mesi che lo tiene fuori dai giochi e dalle discussioni, non esiste più la famosa opposizione in seno a Piazzale Flaminio e il motto di romana memoria "dividi et impera" è quanto mai vivo. La Lega Dilettanti è divisa e la scelta Cosentino è un ritratto desolante del movimento più importante del calcio italiano. Proprio l'attuale reggente era presente il giorno della sconsiderata frase di Belloli sul...leggi
27/09/2015, redazione_piemonte, Interviste

Tacchettina aggredita, Comitati a fior di pelle

Ogni ceto sociale, ogni professione ha una terminologia specifica per esprimere in forme accettabili i vizi che sono loro propri. Di un ministro non si dirà che sfrutta il popolo, ma che trova degli accorgimenti, né di un finanziere si dirà che deruba il principe, bensì che fa un buon affare. Un furfante dirà che ha ottenuto una borsa di danaro, e una cortigiana che è entrata in società. Così Jean Jacques Rousseau in Frammenti politici descriveva la società del suo tempo e stiamo parlando del XVIII secolo. A distanza di più di trecento anni dovremmo aggiungere: “un potente che mette a lavorare il figlio o un parente prossimo nel suo contesto non dirà che si tratta di nepotismo ma di casualità”. ...leggi
21/09/2015, redazione_piemonte, Interviste

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