Serie D: Chieri travolto in casa dalla Caronnese
Vai alla galleriaCHIERI – La rondine di Forte dei Marmi non ha fatto primavera. Dopo il provvidenziale successo in terra di Versilia, conseguito con due giocatori in più ma non senza qualche rischio di troppo, il Chieri alla Celentano Adriano… “torna sui suoi passi, sulla vecchia strada, sulla via del rock and roll, mentre il mondo è tutto beat”. Altro che… molleggiato! Le giunture sono di nuovo rugginose!... La solita storia del più e del… minio!...
La Caronnese è già di per sé molto più forte ma le basta solo un tempo, il primo, per archiviare alla grande (0-3) una pratica più facile del previsto. I lombardi dimostrano a suon bel gioco e di gol variegati che non sono per caso in lotta per il primato. Sulla torta azzurra, farcita con limiti purtroppo arcinoti e ormai cronici, viene messa una ciliegia “avvelenata” da qualche goccia di autolesionismo iniziale: un precoce inizio della fine. Da salvare ci saranno appena Pautassi, Melandri e Silenzi.
I due schieramenti sono simili solo sulla carta: quello del Chieri è privo di filtri a centrocampo, mentre quello lombardo appare meno sbilanciato e più omogeneo. Melandri illude al 2’ con un sinistro incrociato fuori di poco. Corno, capitano di lungo corso, classe 1989, spazia al solito dove gli pare ed al 9’ ha la peggio in seguito ad uno scontro deciso ma fortuito con Giacinti: sta giù per un bel pezzo, esce e viene soccorso a bordo campo, ma poi riprende.
Benché contuso apre le danze (!) al 14’: torna in scena Giacinti che inventa sulla metà campo un retropassaggio sbagliato, lo “zoppetto” numero 10 è in agguato e si avventa sulla palla fuggendo verso Giappone, Pautassi lo stende da tergo in area e così l’anima dei rossoblù sale come spesso gli accade all’onore degli “altari” e delle cronache, trasformando il chiaro rigore (spiazzato il portiere), prima di abdicare lì a poco (20’) per non aver smaltito la botta, con un’uscita in pompa magna che gli procura una valanga di applausi. Col numero 16, Di Prisco ne prende il posto e prende anche le misure esatte, raddoppiando al 25’ con un intenzionale pallonetto destra-sinistra in corsa che lascia tutti a bocca aperta.
La reazione del Chieri c’è ma è più emotiva che tecnica. Al 34’ Melandri in giravolta centra rasoterra da destra il palo lontano e sulla ribattuta Varano è neutralizzato da Circio. Malasorte atto primo. Al 36’, lungo piazzato di Sorrentino dalla sinistra, dalla parte opposta il solito Di Prisco mette in mezzo e Tanasa triplica da pochi passi. Al 38’, Giappone ribatte in angolo sullo stesso Sorrentino. Melandri non ci sta e sfiora di nuovo il bersaglio al 45’.
Ripresa. La Caronnese smette di giocare (tira i remi in barca) mentre il Chieri (coi suoi romoli) ha orgoglio quanto basta. Al 1’, però, un pallonetto di Silenzi, sfiorato in uscita temeraria da Circio, si stampa sulla traversa. Malasorte atto secondo, ricerca cocciuta ma sterile del gol della bandiera e titoli di coda parecchio anticipati perché il taccuino, al di là delle sostituzioni, resta immacolato fino alla fine.
Chieri-Caronnese 0-3 (0-3)
CHIERI: Giappone; Ozara, Samake; Giacinti, Pautassi, Conrotto; Melandri, Della Valle, Silenzi, Varano (20’ st Rossi), Bragadin (1’ st Sbordone). In panca: Bertoglio, Coulibaly, Bruni, Brero, Di Lorenzo, Morone e Barcellona. All. Massimo Morgia.
CARONNESE: Circio; Taccogna, Curci; Tanasa, Tarantino, Galletti; Putzolu (10’ st Vernocchi), Battistello, Scaringella (45’ st Calippo), Corno (20’ pt Di Prisco), Sorrentino (35’ st Silvestre). In panca: Porro ed Azzini. All. Roberto Gatti.
TERNA ARBITRALE: Petrov di Roma 1 (Isolabella di Novi Ligure e Mino di La Spezia).
RETI: 14’ pt Corno su rigore, 25’ pt Di Prisco, 36’ pt Tanasa.
NOTE: 48’+48’. Spettatori 250 con rappresentanza ospite. Premiati Giacomo Della Valle (il migliore del Chieri di gennaio) e Luigi Lento (personaggio del mese).
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