Juniores Nazionale: Chieri ko, lo scudetto va all'Aprilia Racing Club
FORTE DEI MARMI – La Toscana questa volta non è terra di trionfi per il Chieri che si inchina di misura, 1-0, ai laziali dell'Aprilia Racing Club nella finale che ha assegnato lo scudetto Juniores Nazionale. Il club azzurro nella regione toscana aveva già conquistato nel 2014 il tricolore di categoria con la squadra allora allenata da mister Bosticco (successo ai rigori a Camaiore contro il Renato Curi Angolana) e nel 2017 la Coppa Italia di serie D (trionfo per 2-1 a Firenze contro l'Albalonga).
Arrivato con le credenziali della favorita dopo la goleada nella semifinale contro i veneti del Legnago Salus, nonostante la sua maggior qualità complessiva il Chieri ha peccato di personalità contro un avversario scorbutico che sin dalle prime battute di gioco ha messo la partita sul piano fisico. E' stata un'ingenuità difensiva a costare però agli azzurrini di Pecorari il ko. Al consueto 4-3-1-2 dei chieresi, i laziali hanno risposto con un 5-3-2 facendo densità nella zona nevralgica e bloccando le fonti di gioco degli azzurrini.
Nel primo tempo a fare la partita è il Chieri che sfiora il vantaggio dopo 15': Oyewale sul lato mancino va verso il fondo e serve De Riggi, il cui tiro viene respinto da Manasse. Sulla respinta, però, Di Sparti interviene all'interno dell'area piccola che conclude debolmente tra le braccia dell'estremo difensore dell'Aprilia Racing Club. La gara scivola quindi fino al 35' La Penna che, servito dall'assist di Martinelli, viene murato al momento della conclusione da capitan Bellocchio.
Nella ripresa i laziali cambiano assetto tattico. Dopo una frazione difensiva e con spesso e volentieri 8 giocatori dietro la linea della palla, mister Greco effettua due cambi prima dell'ingresso in campo e passa al 4-4-2 provando a prendere in mano le redini del gioco. Il Chieri sembra disorientato e viene sorpreso dall'atteggiamento più propositivo dei laziali.
L'Aprilia Racing Club così ne approfitta e dopo 2' si rende pericoloso con il colpo di testa di Battisti, servito dal corner battuto da Murasso. Il bersaglio lo centra La Penna che al 7' supera Maggiolo con un imprendibile diagonale dopo essere stato servito da Vespa direttamente dalla rimessa laterale battuta. A quel punto il Chieri, spaesato e poco lucido, non riesce a reagire e rimane anche in 10 al 28' quando Rocchino, dopo aver difeso una palla con la forza, viene steso in scivolata da Bellocchio che si vede sventolare il cartellino rosso.
Al Chieri non basta quindi l'orgoglio contro un'Aprilia Racing Club in debito d'ossigeno nonostante l'uomo in più. Il capitano laziale Battisti, il migliore dei suoi, si segnala con una grande chiusura in area su Benassi ormai lanciato verso la porta. Ci prova quindi anche De Riggi, sul cross dalla destra di Bechis dopo il velo di Bianco, ma la sua conclusione termina docilmente tra le braccia di Manasse. Il Chieri crea alcune mischie che però non hanno esito, quindi al 49' l'ultimo sussulto lo regala l'Aprilia Racing Club con il diagonale del neo entrato Manca che termina non distante dai pali della porta difesa da Maggiolo. Scatta poi la festa: è l'Aprilia Racing Club la squadra campione d'Italia per la prima volta nella sua storia.
Aprilia Racing-Club-Chieri 1-0 (0-0)
APRILIA RACING CLUB: Manasse, Vespa (20' s.t. Rocchino), Corelli, Ferri, Di Fusco (1' s.t. Mirti), Battisti, Laoretti (1' s.t. Mattei), Murasso, Martinelli (34' s.t. Manca), La Penna (39' s.t. Oriano), Putti. 12 Alfieri 15 Anselmi 17 Malfetta 20 Esposito. All. Giovanni Greco.
CHIERI: Maggiolo, Olivera (12' s.t. Nouri), Oyewale, Ozara (39' s.t. Rossi), Bellocchio, Serbouti, Benassi, Gerbino (30' s.t. Bechis), De Riggi, Di Sparti (8' s.t. Botto), Bianco (46' s.t. Ventafridda). 12 Gianluca Maggi 13 Simone Maggi 16 Trevisan 17 De Grandis. All. Marco Pecorari.
TERNA ARBITRALE: Marin di Portogruaro (Fiore di Genova e Capelli di Bergamo). Quarto uomo: Marangone di Udine.
RETE: 7' s.t. La Penna.
NOTE: cielo nuvoloso, terreno in buone condizioni. Spettatori: 300 circa. Espulsi: al 28' s.t. Bellocchio per comportamento non regolamentare e dopo il triplice fischio finale Bechis per proteste. Ammoniti: al 29' p.t. Di Fusco, al 10' s.t. Olivera, al 39' s.t. La Penna ed al 45' s.t. Mirti. Partita di 96' (46'+50'). Angoli: 4-2 (1-0).