Serie D: il Bra ribalta il Chieri
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BRA – Un’antica sfida di campanile oggi targata ENI o se si preferisce IREN FUNESTEN... Molto rabberciato ma al solito umile e col dente avvelenato per la sconfitta rocambolesca a Gozzano, il Bra ci mette il gas e vince per 3-1 dopo essere andato al riposo sullo 0-1. Il Chieri tiene la luce accesa solo in un primo tempo attendista, ma poi gli si rompe l’interruttore della personalità ed è incapace di completare l’opera, rimanendo al buio proprio nelle fasi più delicate.
Con Rossi infortunato e la coppia Tos-Capellupo in castigo per squalifica, mister Daidola ridisegna la formazione passando ad una difesa a quattro che trova le giuste quadre solo a gioco lungo, ma comunque sempre in tempo utile. A centrocampo consegna le chiavi a capitan Tuzza e tanto basta per sovrastare gli avversari alla distanza, tanto sul piano fisico quanto su quello dinamico. La mossa vincente arriva poi con l’inserimento al momento giusto di Campagna, una punta di mestiere con il pelo e il contropelo, al quale basta uno scampolo di prestazione per dettare legge e fare la differenza. Rivali a specchio. Tanto gli esuberanti braidesi hanno esibito fino ad allora un disinvolto e concreto uso della clava, tanto i chieresi di Didu si sono compiaciuti nel giostrare in punta di fioretto, badando soprattutto a tessere una tela che però presenta buchi di vario genere, a dir poco arcinoti. I molti punti che in classifica hanno sempre separato le contendenti, durante un campionato condotto con obiettivi parecchio diversi, non sono del resto un caso.
Un errore in disimpegno dalle retrovie indigene consente a Ravasi di involarsi verso Guerci per poi freddarlo in diagonale basso con un destro chirurgico, dopo 5 minuti tondi. Il Bra barcolla ma non molla, Merkaj spreca al 22’, Valenti viene invece disinnescato al 25’ e al 43’ di testa non inquadra il bersaglio su cross di Ferrandino. Secondo tempo. Daidola inizia a rimescolare le carte, vistoso cedimento degli azzurri che di fronte al tanto rosso e al poco giallo delle maglie altrui se la cavano solo “più o minio”, inanellando errori in tutti i reparti e cielo che dal blu delle loro insegne si tinge di grigio per poi passare al nero.
Magnaldi al 4’ non ci arriva per un pelo ma al 5’ Castelletto spedisce alle ortiche da posizione propizia. Marchisone al 6’ reclama un rigore ma la nobiltà non obbliga l’arbitro a concederlo. Lala al 20’ fuori da un passo. Il Bra ingordo sale e il Chieri incredulo scende, al 20’ arriva Campagna che al 22’ inventa il pari con un sinistro di primo acchito che incanta tutti su cross di Tuzza finendo nell’angolino basso più lontano dopo aver toccato il palo. Chieri con la testa in processione (la Madonna dei Fiori fa finta di nulla…) e locali che ci credono. Traversa bassa e palla in campo a botta certa di Cappelluzzo su cross in contropiede di Merkaj, al 23’; Ravasi fuori al 28’ per il quasi canto del cigno ospite, Tuzza espulso al 31’ per somma di ammonizioni. Il Bra in 10 fa il diavolo a quattro, gli avversari hanno smarrito il filo del discorso: al 35’ “mani” galeotto di Conrotto in fase di ripiegamento e massima punizione che Merkaj trasforma a pelo d’erba spiazzando Finamore. Siamo 2-1.
Pautassi (45’) e Bianco (45’) ci provano invano e le ripartenze sono ancora fatali: al 49’ Campagna toglie ragnatele e ragni anche di vecchia data dall’incrocio con una destrorsa sassata e la sfera torna indietro per accomodarsi comodamente tra i piedi di Cappelluzzo, che stavolta la sbatte dentro. Siamo 3-1. Gli “Amici di CR7” con megafono attivo appollaiati sulla solita piattaforma vanno in visibilio e ne hanno ben donde. C’è modo e modo di vincere: il Bra ha usato le solite armi. C’è modo e modo di perdere: il Chieri non ha scelto sicuramente il migliore.
Bra-Chieri 3-1(0-1)
BRA: 1 Guerci, 6 Saltarelli, 8 Tuzza, 9 Cappelluzzo, 11 Merkaj (35’ st Chiappino 24), 15 Reeb (1’ st Magnaldi 13), 17 Marchisone (32’ st Baggio 14), 19 Bongiovanni (20’ st Campagna 7), 20 Lala, 23 Daqoune, 25 Sia (1’ st Hoxha 16). 12 Roscio, 3 Reale, 10 Squillacioti. All.Fabrizio Daidola.
CHIERI: Finamore; Benedetto, Pautassi; Gerbino, Conrotto, Ozara (18’ st Benassi); Spera, Castelletto (39’ st Pedrabissi), Valenti (30’ st De Letteriis), Ravasi, Ferrandino (30’ st Bianco). 12 Marenco, 13 Pezziardi, 15 Dalmasso, 16 Sangiorgi, 18 Barcellona. All.Marco Didu.
TERNA ARBITRALE: Kovacevic di Arco Riva (Boato di Padova e De Luca di Merano).
RETI: 5’ pt Ravasi; 22’ st Campagna, 35’ st Merkaj su rigore, 49’ Cappelluzzo.
NOTE: 45’+49’. Porte aperte secondo le nuove disposizio0ni. Espulso Tuzza al 31’ st per somma di gialli. Quattro ex: i mister più Merkaj e Spera.
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