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Cinque consigli per mantenere vivo lo sport nel periodo Covid

I suggerimenti del mental coach Claudio Casale

 

 

 

Dal marzo dello scorso anno ad oggi tutto il mondo si è trovato ad affrontare situazioni completamente nuove. Siamo stati relegati in casa per mesi e mesi, tutta la nostra vita è stata completamente stravolta dall'emergenza legata alla pandemia.

Inizialmente eravamo poco consapevoli di quello che sarebbe potuto accadere, per i primi tempi anche contenti di poter avere più tempo per noi e per tutte quelle situazioni che solitamente eravamo costretti a rimandare per la “frenesia” della vita quotidiana legata al lavoro, alla famiglia, allo sport che si incastrava tra un impegno e l'altro. Questa visione è durata pochissimo, giusto il tempo di renderci conto della pericolosità del virus e vedendo i numeri di persone che a causa del virus entravano in ospedale e spesso non ne uscivano vive.

Abbiamo poi vissuto una fase di riapertura con l'estate del 2020, in cui ognuno di noi si è riappropriato con grande gioia e soddisfazione della propria libertà. L'estate ed il calo dei contagi ha fatto sì che le restrizioni si allentassero, abbiamo potuto nuovamente riprendere anche tutte le nostre attività all'aperto, le nostre partite di calcio con gli amici e così anche tutto lo sport agonistico. Sembrava fatta e poi, ad ottobre, siamo ripiombati nel pieno dell'incubo, nuovamente reclusi in casa, le mascherine hanno ripreso a far parte del nostro abbigliamento, anche all'aperto e nuovamente abbiamo perso le nostre libertà. In tutto questo periodo, oltre alla perdita delle nostre abitudini quotidiane come: prendere un caffè al bar, andare al cinema, bere una birra con gli amici, incontrare i nostri cari, anche lo sport che è da sempre sinonimo di vita, ha visto cambiate le proprie abitudini.

Le abitudini di allenamento e di gara si sono dovute adattare alle nuove disposizioni sanitarie. Questo ha comportato nuove modalità di preparazione fisica, specialmente per gli sport di squadra, l’impossibilità in alcuni casi di usufruire delle palestre e degli spogliatoi, competizioni a porte chiuse o addirittura la sospensione di gare e tornei e, non per ultimo, il rinvio dei giochi olimpici di Tokyo.

A tal proposito, una ricerca (Fronso et al., 2020) effettuata nella prima fase della pandemia, su un campione italiano di 1132 atleti agonistici, ha dimostrato come l’emergenza ha avuto un impatto deleterio sullo stress percepito e sullo stato fisico degli atleti, cosa significativa e a mio avviso rilevante anche e soprattutto un aumento dello stress e degli stati emotivi e sociali degli atleti che sono diventati sempre più disfunzionali, in alcuni casi causando anche la perdita di motivazione rispetto all'allenarsi e in casi estremi all'abbandono della pratica sportiva.


Molti sportivi, non solo professionisti, hanno difatti sperimentato sentimenti di sconforto, noia, apatia, tristezza, ansia, paura di perdere lo stato fisico o di non riuscire a recuperare la preparazione, accompagnata anche da calo di motivazione e difficoltà di adattarsi alle nuove direttive di training.


Ho riscontrato personalmente parlando e lavorando con gli atleti, come mental coach, quanto condiviso e ho iniziato a pensare quali potevano essere gli strumenti e le azioni da mettere in pratica in maniera funzionale per supportare tutti gli atleti professionisti ed amatori, per proseguire nella loro preparazione atletica è necessario, quindi, fornire all’atleta alcuni strumenti validi per affrontare in maniera più funzionale il momento storico attuale e proseguire nella preparazione atletica per attraversare il momento storico che stiamo passando e da cui usciremo.

Ho pensato di condividere alcuni consigli pratici, che mi auguro possano essere di supporto.

1° Parlare

Questo vale sempre, per gli atleti per gli allenatori per i genitori di atleti giovani, apriamoci, parliamo con le persone di cui ci fidiamo, coinvolgiamoli nei nostri pensieri. Più ci chiudiamo nel nostro silenzio e più il problema diventa grande, la soluzione è tiralo fuori da noi e condividere, ci accorgeremo che anche solo per il fatto di averlo espresso e condiviso sarà meno forte. Puoi anche decidere di richiedere il supporto di un professonista per la gestione della parte mentale.

2° Continuare la preparazione

E' fondamentale costruire la propria quotidianità che a differenza di prima sarà e potrà essere arricchita anche di momenti per coltivare altri interessi, poter getire impegni scolastici e lavorativi con minor stress legata ai tempi, questo può aiutare anche per la giusta alimentazione e si possono costruire tra allenatore ed atleta dei percorsi mirati da gestire a distanza o all'aperto.

3° Allenare la mente

Questo è il momento migliore per riconoscere l'importanza nello sport della preparazione mentale. Puoi potenziare la fiducia in te stesso, collaborando con le persone che hai intorno. Gli allenatori possono trovare il tempo per formarsi e costruire una comunicazione efficace da gestire con gli atleti e possono aiutare l'atleta a costruire un percorso tecnico e mentale per rafforazare ed ottimizzare la prestazione sportiva. Usa questo tempo per costruire degli obiettivi specifici e costruisci degli allenamenti che possano esserti utili a migliorare ad esempio la tua capacità di concentrazione pre-gara.

4° Stabilire un'attività fissa e quotidiana

E' importante sapere e riconoscere quali sono le situazioni che, nonostante la pandemia e le restrizioni, restano comunque sotto il nostro pieno controllo. Riposare e dormire a sufficienza, rispettarci con piccole attenzioni, ad esempio evitare di rimanere in pigiama sul divano tutto il giorno, rispettare gli orari per il pranzo e la cena, costruire un cronoprogramma giornaliero/settimanale da rispettare, evitare di rimandare quanto si è stabilito per il proprio allenamento. Utile in questa fase è scrivere su un quaderno/diario le emozioni che ho vissuto durante il mio allenamento, sia momenti difficili che di gioia, questo ci aiuta ad essere consapevoli di noi stessi e a poter condividere con le persona che mi stanno accanto: genitori, amici, compagni di squadra, allenatore, cosa funziona e su cosa vogliamo lavorare e migliorarci.

5° Restare connessi

La pandemia ha portato molti atleti e team a sentirsi esclusi da...Oggi abbiamo mille strumenti di comunicazione per scegliere di restare connessi. Anche questo è sotto il nostro controllo. Gli atleti possono confrontarsi stimolandosi con obiettivi nuovi e gli allenatori possono aiutare l'atleta o il team organizzando degli incontri on-line frequenti e ora che sarà possibile anche all'aperto. Quando ci si potrà ritrovare in presenza, ognuno tornerà con una grande voglia di confronto, si partirà da quanto condiviso e appreso nei momenti di chiusura e lontananza fisica e tutto sarà ancora più divertente. Genitori, atleti, allenatori, prepraratori, dirigenza ognuno può dare il proprio aiuto e contributo nel far sentire che il team esiste sempre anche con la momentanea distanza fisica.

In questo momento di incertezza, concentrati su ciò che puoi controllare, anche quando sembra che ci sia poco. Utilizza le tue connessioni e questi suggerimenti per affrontare l’emergenza un giorno alla volta.

Per qualsiasi informazione o supporto su queste tematiche puoi contattarmi mandando una mail a: formazione.claudio@gmail.com oppure scrivere alla redazione di Tuttocalciopiemonte.com alla e-mail staff@tuttocalciopiemonte.com 

Sarò felice di poter rispondere ad ogni tua curiosità o domanda.

“Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla.” (Martin Luther King).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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  Scritto da Claudio Casale il 14/06/2021
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