Serie D: pari a reti bianche tra Chieri e Bra

CHIERI – Tante, troppe le assenze fondamentali. Tanta, troppa l’inesperienza di chi deve ancora crescere a pane e pallone. Tanti, troppi i limiti congeniti dalle svariate origini. Benché l’arsenico sia terminato ed i merletti ingialliscano nel cassetto dei bei ricordi, dalla classica sfida di campanile tra il Chieri ed il Bra ci scappa uno 0-0 da non sottovalutare: se da un lato appartiene infatti alla lista dei desideri inespressi (vorrei ma non posso…), dall’altra non deve essere inteso come una doppia ciotola di brodo della marca “punto (prezioso) e croce (la delizia verrà…)”. Bensì va accettato come si fa col classico bicchiere mezzo pieno, in attesa di bevute più consistenti. Di fronte ci sono del resto due squadre molto simili sia nel bene e sia nel male: hanno innanzitutto degli attacchi limitati già per costituzione, ma diventati in corso d’opera ancor più sbilenchi (mancano rispettivamente Ponsat con Corsini e Marchisone con Ferla, tutti cecchini accreditati ma menomati). Il che incide a dismisura su un confronto condannato in partenza alla povertà qualitativa ed emozionale. In attesa di riassestare su ambo i versanti una classifica falsa, condizionata com’è dai vari recuperi in sospeso, ci si leccano le ferite e ci si rallegra per i tanti pareggi contemporanei che danno adito, almeno per il momento, ad ulteriori sensazioni positive in prospettiva. Allora… playoff? Mah, dai, anche un occhio ai playout!... Le “vecchie guardie” prevalgono di netto sulle reclute. Mister Didu le prova tutte ma nel mazzo l’asso pigliatutto non c’ è e non è nemmeno in grado di barare. Il Bra di Roberto Floris è arrivato al “De Paoli” con una difesa di tutto rispetto, con l’ex Tunno tra i pali (di nero vestito come la terna arbitrale, chissà che avrà detto il commissario di campo…) e una barricata a tre con Rossi, Quitadamo e Tos. A centrocampo Capellupo duella con D’Iglio nel voler primeggiare. Reparti d’assalto disarmati e disarmanti. La prima delle rare occasioni è per gli ospiti con Pavesi, stroncato da una perfetta uscita bassa di Edo. Al 27’ ripartenza del Chieri sull’out di destra, iniziata da Conrotto e rifinita per D’Iglio da Calò: il cross del metronomo tuttofare pesca lontano Foglia che di prima intenzione batte al volo, ma trova un attento e piazzatissimo Tunno pronto a sventare. Tre minuti dopo il Bra sfiora il vantaggio: destro da trenta metri di Daqoune e sfera che centra in pieno la traversa. Nella ripresa il Chieri sale lentamente di tono. Al 7’ azione avvolgente con Conrotto pronto a chiuderla: destro potente che termina sull’esterno della rete. Gli azzurri hanno una maggior convinzione ma le scelte e la precisione si rivelano approssimative per difetto. L’ultimo acuto è degli ospiti giallorossi: dopo una ripresa quasi tutta in trincea, ci provano con Rossi su forte punizione da lontano, ma Edo garante vola e respinge. Fatali le reti inviolate. Pubblico in calo, pochi ospiti, qualche mugugno ma buon per tutti che non ci siano le tifoserie organizzate: mancano è vero certe tipologie di sostegni, però non si rischiano eventuali contestazioni generali anche nei momenti più sofferti.

Chieri-Bra 0-0

CHIERI: Edo; Calò, Ciccone; D’Iglio, Conrotto, Benedetto; Balan (24’ st D’Ippolito 16), Varvelli (36’ st Poppa 19), Foglia (17’ st Re 20), Mammarella (24’ st Bove 18). Pancaroli: Gragnoli, Capra, Fioccardi, Renolfi e Modesti. All. Marco Didu.

BRA: 1 Tunno, 2 Magnaldi, 4 Rossi, 5 Tos, 6 Sia, 8 Tuzza (32’ st Masawoud 20), 9 Pavesi, 10 Quitadamo, 11 Bongiovanni, 17 Capellupo, 23 Daqoune. Pancaroli: Coria, Olivero, Marchetti, Di Benedetto, Todisca, Cartarrasa e Barbuto. All. Roberto Floris. TERNA ARBITRALE: Palumbo di Bari (De Palma e De Chirico di Molfetta).

NOTE: 46’+49’. Pomeriggio soleggiato con temperatura fresca.