Serie D: l'ex Toro Sansone decide Chieri-RG Ticino
Novaresi corsari al "De Paoli"
CHIERI – Toh, chi si vede!... Eccoti arrivato al “De Paoli” tal Gianluca Sansone: uno che, nonostante l’età (classe 1987) e gli acciacchi propri del consumato veterano (dall’Eccellenza alla serie A con Robur Siena, Torino e Sampdoria), se ne sta ancora andando a calcare per divertimento suo e altrui i manti verdi della serie D, portandosi sottobraccio ed in un piede sinistro magico qualche estratto parabolico sempre persuasivo della bibbia del calcio. In tempi di magra basta una presenza part-time come la sua, corredata da una giocata di somma qualità, per decidere le sorti di un confronto, quello tra Chieri ed RG Ticino, che diversamente meriterebbe eccome di finire senza gol, vista la povertà di contenuti con cui le contendenti hanno deciso di misurarsi. Come vagare nel deserto da assetati ed essere vittime di continui miraggi a gola secca. Al numero 16 delle matricole ticinesi, entrato al 21’ della ripresa, bastano 20 minuti scarsi per dire la sua e fare la differenza. Non è mai troppo tardi per rendersi conto che certe oasi tonificanti esistono ancora e beato chi le ha; sì, dai, perché la classe non è acqua tanto più in questi tempi di clamorosa siccità. Il Chieri incompiuto e duro da capire presume di essere ancora una volta vittima predestinata di un attacco di pareggite acuta, ma stavolta sbaglia l’autodiagnosi: sconfitta da Malox, però a ben vedere l’irrequieto mister gli ospiti, a dir poco guardinghi nella ripresa, azzecca a tempo debito le mosse giuste per gettare le basi del colpaccio, sostituendo via via i dimessi attaccanti di partenza con quelli ben più dotati tenuti a lungo in ghiaccio sulla panchina-freezer. La contesa si dipana come se si trattasse di una sfida a scacchi, lemme lemme, tanto e tanto studio, poco e poco stadio. Al 6’ D’Iglio “Duracell” in sforbiciata dal limite dell’area sfiora il palo e un eurogol. La matricola è invece pericolosa nel finale di tempo con un paio di palloni buttati nella babele difensiva indigena, sempre con Longhi protagonista: prima con un colpo di testa, ma Edo è attento e poi con una deviazione che accarezza con insistenza la parte alta della traversa. Nella ripresa gli azzurri al 22’ chiedono invano un penalty: numero di Ponsat che manda a spasso portiere e difensore e scarica il sinistro basso verso la porta, murato con un braccio incollato tuttavia al corpo. Al 40’ Sansone l’antifilisteo si libera di Renolfi e D’Iglio convergendo dalla destra, entra in area defilato e con un sinistro vellutato mirato sul palo più lontano beffa con estrema precisione l’incolpevole Edo. Chieri non proprio raso al suolo ma sono tanti a mettersi le mani nei capelli. Anche i cani da compagnia amici dell’uomo e senza obbligo di mascherina preferiscono non abbaiare, perché hanno concordato il silenzio-stampa…
CHIERI-RG TICINO 0-1(0-0).
CHIERI: Edo; Ferrando (18’ st 15 Calò), Ciccone (28’ st 14 Renolfi); D’Iglio, Conrotto, Benedetto; Balan, Pautassi (47’ st 16 D’Ippolito), Varvelli (18’ st 20 Foglia) Ponsat, Poppa (36’ st 18 Bove). 12 Gragnoli, 13 Fioccardi, 17 Modesti, 19 Corsini. All. Marco Didu.
RG TICINO: 1 Oliveto, 2 Sordillo, 4 Fontana, 5 Cannistra (36’ st 3 Della Vedova), 6 Viti (42’ st 11 Napoli), 7 Lionetti, 8 Spitale (29’ st 14 Ogliari), 17 Puntoriere (31’ st 10 Vitiello), 21 Longo (21’ st 16 Sansone), 25 Sbrissa, 51 Longhi. 81 Amata, 9 Makota N’Galle, 18 Bedetti, 27 Lorenzo. All. Francesco Costantino.
TERNA ARBITRALE: Maccorin di Pordenone (Milillo di Udine e Mamouni di Tolmezzo).
RETE: 40’ st Sansone.
NOTE: 46’+51’. Centocinquanta spettatori.
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