Serie D: poker del Bra alla Lavagnese
Vai alla galleriaBRA – Era uno scontro diretto tra due delle tre prime della classe ma non è stato necessario chiedere l’intercessione della Madonna dei Fiori. Il Bra manda in bianco-spino la Lavagnese con un clamoroso 4-0 e si conferma la squadra del momento, in grado di compiere qualsiasi epica impresa. Benchè in inferiorità numerica per tutta la ripresa i giallorossi sfornano un'altra prestazione “ex cathedra”, tanto concreta quanto spettacolare. Giallombardo in veste di rettor maggiore dà già prima del riposo le dritte ad un corpo docente capace di mandare dietro la lavagna una formazione ligure giustamente da mettere in castigo, visto che pare giunta al “Bravi” e dintorni solo per fare rifornimento di salsiccia, formaggio e riso. Ma non ha messo in conto quattro-porzioni-quattro di bollito (mesto) e finisce per dover piangere sul latte versato.
I locali di nuovo vestiti non sono valentini ed imprimono alla partita un ritmo asfissiante, al quale gli avversari, in abito gessato, non sono proprio in grado di adeguarsi. La loro insufficiente capacità di leggere ed interpretare la partita almeno con un minimo di nerbo genera alla distanza una prestazione “alla Sisifo”, possesso palla sempre fine a sé stesso e senza sbocchi. Bra in vantaggio già al 12’; percussione dalla sinistra di Pautassi e servizio al centro per Giallombardo che con un mancino basso perfora Raspa di giustezza.
Dopo appena un minuto Tuzza a tu per tu col portiere che in uscita gli ribatte il tiro del possibile raddoppio. Che è solo rimandato: al 37’ magistrale destro a giro dalla sinistra di Minaj e palla che toglie le ragnatele dal “sette” opposto. Al 43’ Mawete fa un energico fallo di reazione ai danni di Romanengo e viene inizialmente ammonito, ma poi la direttrice di gara consulta l’assistente (secondo) e cambia il colore del cartellino: rosso. Tre minuti e ancora Pautassi invita a danza Giallombardo, testa ravvicinata con correzione di Lupinacci e Raspa annaspa per il 3-0. Squilla ed echeggia la tromba guerriera.
Nella ripresa Lavagnese riveduta e corretta ma sempre non pervenuta nonostante qualche abbozzo di iniziativa. Braidesi sul pezzo e vispi di rimessa: Aloja sinistro ricacciato da Raspa al 23’, Costantino ci prova al 40’ e sulla ribattuta Perseu va a vuoto, non così Chiabotto che fa centro con un destro sotto la traversa. Sul 4-0 la tifoseria indigena impazza: “Salutate la capolista!”. Ciao, neh! In verità il Bra non è solo al vertice, lo condivide ancora con il Ligorna, ma il presidente Germanetti e la sua “corte” gongolano lo stesso.
Bra-Lavagnese 4-0 (3-0)
BRA: 22 Ribero, 5 Tos (42’ st Omorogbe), 6 Sganzerla, 7 Giallombardo (32’ st Chiabotto), 8 Tuzza (1’ st Amansour), 9 Aloia (38’ st Costantino), 10 Pautassi, 11 Mawete, 14 Giorcelli, 21 Minaj (21’ st Perseu), 24 Gerbino. Panca: 1 Gariti, 2 Cannatelli, 3 Omorogbe, 17 Burnescu, 18 Amansour, 19 Costantino, 20 Chiabotto, 23 Perseu, 25 Capraro. All. Fabio Nisticò.
LAVAGNESE: 1 Raspa, 7 Marianelli (1’ st Pastorino), 8 Romanengo, 10 Lombardi (27’ st Garibotto), 11 Mutton, 14 Garbarino (1’ st Masini), 15 Banfi, 18 Lupinacci (17’ st Cardellino), 19 Oneto, 23 Berardi, 24 Attuoni (1’ st Di Giosia). Panca: 12 Gragnoli, 3 Garibotto, 4 Masini, 5 Nannetti, 6 Balan, 9 Cardellino, 13 Pastorino, 21 Petitti, 27 Di Giosia. All. Giorgio Roselli.
TERNA ARBITRALE: Deborah Bianchi di Prato (Posteraro di Verona e Cavallaro di Rovigo).
RETI: 12’ pt Giallombardo, 37’ pt Minaj, 46’ pt Giallombardo; 40’ st Chiabotto.
NOTE: 47’+49’. Terreno verde biliardo e sole pieno, più di 300 spettatori con le rispettive tifoserie organizzate sistemate nei settori dedicati. Al 43’ pt espulso Mawete con rosso diretto (da giallo precedente) per fallo di reazione ai danni di Romanengo.
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