ALLIEVI FASCIA B: Davide Ariezzo, l'uomo del destino biellese (VIDEO)
Ha indossato con orgoglio la maglia della Biellese negli anni d'oro e la scorsa estate è tornato in bianconero da allenatore. In panchina, ha regalato ai lanieri il primo titolo regionale per il settore giovanile da quando la società ha cambiato la propria denominazione in Junior Biellese Libertas. Davide Ariezzo è l'uomo del destino, colui che ha scritto la storia, un vero cuore bianconero, un condottiero che ha preso per mano una squadra ferita dalla sconfitta patita ai calci di rigore dodici mesi fa e l'ha portata sul tetto del Piemonte. E prima della finalissima con il Cuneo, il tecnico ha mostrato tutto il suo carisma chiamando a rapporto i ragazzi uno ad uno per caricarli, come solo un grande leader sa fare e come del resto ha fatto per tutta l'annata. Meraviglioso il percorso in campionato, con un girone impegnativo dominato mietendo vittime illustri come Sparta Novara e Cenisia: merito anche di un gruppo già importante (Riccardo Zia, Edoardo Artiglia, Edoardo Martiner, Giacomo Gila, Pietro Ciocchetti e Florin Gusu sono giocatori di valore assoluto), rinforzato ulteriormente dagli arrivi di Luca Capussotto, Matteo Fila Robattino, Tommaso Samarotto e Marco Vedda, tutti arrivati dal Santhià insieme al tecnico. Questo primo titolo, oltre a essere il giusto premio per un gruppo fantastico che ha dimostrato di saper anche soffrire per il proprio condottiero, è un riconoscimento per la società e in particolare per Antonio Maffia che in questi anni ha investito molto e raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Il responsabile del settore giovanile non ha mai fatto mancare il proprio sostegno e ora finalmente vede ricompensati tutti gli sforzi. Dopo aver solo sfiorato il trionfo con gli Allievi fascia B '97 due anni fa, i Giovanissimi '99 l'anno scorso e la Juniores meno di un mese fa, finalmente la prima piazza. E per una squadra che può finalmente festeggiare, ce n'è una che versa lacrime amare: evidentemente rifiutarsi di posare per le foto di rito prima dell'inizio della partita per scaramanzia non è bastato. Ognuno è libero di credere ciò che vuole, ma ancora una volta è evidente che sono ben altri i fattori che portano al successo: agonismo, sacrificio e umiltà. Ciò che ha messo in campo la Junior Biellese.
Alina Gioacas