Coronavirus, a rischio per Zichella un'opportunità dal Giappone
Il mister chiamato dal Kyoto Sanga nella serie B giapponese
Per mister Giovanni Zichella una chiamata dal Giappone potrebbe saltare a causa dell'emergenza Coronavirus. Un'opportunità che avrebbe potuto far svoltare la carriera del tecnico. Alla guida del Chieri nelle stagioni 2013-2014 e 2014-2015, l'allenatore nativo di Cerignola è stato il prescelto per allenatore il Kyoto Sanga, club che milita nella serie B nipponica. Zichella per 19 anni ha allenato nel settore giovanile del Torino dove ha cresciuto dei giocatori del calibro di Balzaretti, Calaiò, Marchetti e Quagliarella che poi si sono affermati in serie A. L'ex condottiero degli azzurri in carriera ha anche vinto il campionato di serie D 2011-2012 con il Saint-Christophe Vallée d'Aoste centrando così la promozione in Lega Pro proprio davanti al Chieri allora allenato da Marco Sesia. Giovanni Zichella nella scorsa stagione ha invece allenato il Teramo in serie C.
“Sono stato contattato da un intermediario di una famiglia giapponese – spiega l'allenatore - che avrebbe voluto che giovedì della scorsa settimana fossi a Madrid per firmare una bozza del contratto per allenare il Kyoto Sanga in serie B giapponese. Mi sarei portato dietro anche uno staff con un allenatore in seconda, un preparatore dei portieri, un preparatore atletico ed un team manager. Non sono potuto partire a causa dell'emergenza Coronavirus e nel frattempo la squadra è andata in ritiro insieme all'allenatore della loro Under 18. Il Kyoto Sanga – prosegue il tecnico - ha una squadra sempre molto giovane con l'obiettivo di mantenere la categoria. Loro cercavano quindi più un istruttore in grado di far crescere i giovani nella speranza l'anno successivo di cederli nella J1 League, la serie A nipponica. Andare allenare in Giappone sarebbe stata una scelta di vita ma soprattutto mi avrebbero proposto un contratto molto importante anche dal punto di vista economico”.
La situazione di Zichella con i giapponesi è quindi al momento in stand-by in attesa che rientri nel nostro Paese l'emergenza Coronavirus: “Per un italiano in questo momento non è possibile partire. Da quanto mi è stato riferito dagli intermediari – interviene Giovanni Zichella - in Giappone il Coronavirus lo hanno sconfitto costringendo la gente a stare un mese a casa con il personale addetto che, casa per casa, portava i beni di prima necessità. In Giappone la prima giornata del campionato l'hanno giocata ad inizio febbraio ma dopo quanto accaduto in Cina hanno sospeso tutti i campionati per un mese e adesso si stanno preparando per ripartire. Comunque vada sono orgoglioso che i giapponesi abbiano visto in me la figura più adatta per portare avanti il loro progetto. Dall'estero un po' di tempo fa ho ricevuto anche la chiamata dell'F.C. Riga, squadra della Lettonia che ha partecipato all'Europa League, la cui proposta economica non è stata però neanche paragonabile a quella dei giapponesi. In Italia, invece, sono stato contattato da due club ambiziosi di serie D come la Sanremese e dell'Acr Messina. Magari tornerò ad allenare il Chieri – scherza il tecnico – anche se dovessi rimanere in Italia spero in una chiamata di una squadra di serie C. Mi manca molto la quotidianità dell'allenamento”.
Giovanni Zichella dice poi la sua sul futuro dei campionati: “Il problema è che ad oggi non sappiamo ancora quanto durerà questo virus. Solo dopo aver conosciuto il tempo necessario per fare in modo che passi tutto si potrà dare una risposta sul futuro. Credo che la cosa più logica sia quella di guarire al più presto, poi se ci sarà spazio per finire la stagione bene. Altrimenti se ne comincerà un'altra, non penso che il calcio sia il problema più grande ora. Fare una previsione è difficile. Ora abbiamo come data di scadenza il 3 aprile – conclude – ma bisognerà vedere come ci arriviamo”.