A Chieri l'HSL Derthona degli ex Zichella e Manasiev cala il tris
I tortonesi scavalcano i padroni di casa in classifica e si portano al 4° posto

CHIERI – “1 Teti e 10 Tato han plasmato il risultato”. Chieri-HSL Derthona 0-3 è uno di quei punteggi che si commentano quasi da soli, a parte le puerili recriminazioni di parte per gli eventuali rigori non concessi da un arbitro che, salvo ulteriori verifiche, sembrava essere Colaninno di Nola e non Borriello di Arezzo: usavano ai tempi di quando la Berta filava… Al “De Paoli” un portiere della classe 1979 ed un fantasista macedone ex della classe 1984 (come il compagno Emiliano) gettano le basi per far tornare con i piedi ben piantati in terra una squadra che ha iniziato il nuovo anno facendo voli pindarici, visto che gli esperimenti e i continui stravolgimenti di impostazione non stanno sortendo gli effetti sperati. Anzi. A forza di gettare nella mischia giovani molto inesperti e privi di maestri che siano in sintonia con la bisogna, si sta rischiando di bruciali anzitempo e non di valorizzarli verso la sempre più problematica rincorsa ai playoff: così questi li si potrebbero vedere col binocolo, anche perché da queste parti di Mattarella pedatori proprio non ce ne sono. I tortonesi praticano all’instante il calcio prediletto da Zichella altro ex, un calcio offensivo insistente, quasi sfacciato, fatto di fantasia, velocità e forza fisica.
Il Chieri è sorpreso per non dire indispettito e comunque resterà in fase involutiva: una difesa statica che ha dimenticato l’applicazione del fuorigioco, innocua sulle fasce; un centrocampo succube, dove pesano la perdita di Alvitrez, D’Iglio giù di corda e il non ruolo giusto di Pautassi; un attacco evanescente e impreciso, con Ponsat che non sostiene Varvelli perché gli sta troppo lontano. Beccato lo 0-1 si procede per un bel pezzo a passo di danza (coi i passaggi a ritroso che qui piacciono anche se se ne vedono sempre meno sugli altri campi) e solo nella ripresa eccoti squarci di un “undici” agonisticamente vero e rabbioso, ma privo di quella lucidità nella zona cruciale che potrebbe rimettere in discussione il risultato. Al resto provvede Teti, in più certe mischie lasciano il dubbio per una sorte migliore negata, come già invocato dai partigiani prima del riposo. Dai, non si tirano in ballo i sughi senza tenere conto degli arrosti!
Resta il fatto che, da quando si prende coraggio e si esce dal guscio, la confusione resta e si presta il fianco ai contropiede dei neri, impietoso in un paio di circostanze, l’ultima delle quali vede Tato Manasiev salire all’onore degli altari con un gol su azione personale, con tre avversari mandati per le terre, che va mostrata fissa agli scolari. Dopo 11 minuti i leoncelli sono già in vantaggio: Manasiev va via sulla destra e centra basso di precisione per Romairone, girata secca al volo e Chieri costretto a inseguire. Al 23’ il primo squillo indigeno: cross di Pautassi e deviazione di Varvelli, ma Teti blocca. Un minuto dopo ci prova dalla distanza Renolfi: gran botta centrale, nessun problema per l’estremo ospite. Break del Derthona al 33’ con Otelele, che scappa via palla al piede, dribbla Benedetto e Ferrando e calcia a botta sicura: Edo in uscita perfetta evita il doppio svantaggio. La girata in rete di Varvelli al 34’, dopo un liscio di D’Ippolito e un tacco di Ponsat, viene annullata per scontato fuorigioco. Ancora Varvelli protagonista nel finale di tempo: sombrero su Galliani e anticipato prima di battere a rete.
In avvio di ripresa Derthona pericolosissimo: destro improvviso di Diallo da 35 metri che si stampa sul palo. Gli azzurri nella parte centrale dei secondi 45 minuti esprimono il massimo sforzo alla ricerca del pareggio. Ci provano prima Ponsat, destro in area e poi Varvelli girata sugli sviluppi di un corner, ma in entrambi i casi Teti è sul pezzo. Nell’ultimo quarto d’ora il Derthona è micidiale in contropiede: trova il raddoppio con Diallo di testa e anche lo 0-3 firmato da uno slalom euforico on area di Manasiev. Vince chi gioca meglio, il Derthona sorpassa vendicando il 2-4 dell’andata, il Chieri va ancora alla ricerca di identità ed equilibrio nell’ostico “Ciccione” di Imperia: liguri in angustie, speriamo in una trasferta che serva.
CHIERI-DERTHONA 0-3 (0-1)
CHIERI: Edo; Conrotto, Ferrando (18’ st Calò), Benedetto, Renolfi; Pautassi (35’ st Bove), D’Iglio, D’Ippolito (29’ st Foglia); Poppa (18’ st Balan), Varvelli, Ponsat (37’ st Re). A disposizione: Gragnoli, Ciccone, Mammarella, Thiam. All. Marco Didu.
HSL DERTHONA: Teti; Gjura (46’ st Speranza), Luzzetti, Galliani, Emiliano, Todisco (29’ st Procopio), Otelele (32’ st Mutti), Filip, Diallo, Manasiev (46’ st Passage), Romairone (15’ st Saccà). A disposizione: Bertozzi, Negri, Kanteh, Akouah. All. Giovanni Zichella.
TERNA ARBITRALE: Colaninno di Nola (Scopelliti di Reggio Calabria e Nicosia di Saronno).
RETI: 11’ pt Romairone; 31’ st Diallo, 45’ st Manasiev.
NOTE: 47’+54’. Debutto azzurro di Poppa, ala del 2002. Duecento spettatori abbondanti, con rappresentanza ospite.
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