Alessandria, il progetto di Enea Benedetto per salvare i grigi
L'imprenditore annuncia di essere in procinto di portare ad Alessandria un nuovo piano finanziario ed una nuova strategia sportiva
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Dal 18 novembre scorso, giorno del passaggio di proprietà da Enea Benedetto al duo Molinaro-Maione, l'Alessandria è piombata in una crisi che non sembra avere fine. La nuova gestione è risultata deficitaria sul campo (3 pareggi e 9 sconfitte in 12 partite ed ultimo posto nel girone A di serie C) e non solo. Da questo pomeriggio, infatti, al “Cento Grigio” non è più consentito l'accesso a tutti i tesserati del settore giovanile dell'Alessandria Calcio a causa di ritardi nei pagamenti.
L'imprenditore torinese Enea Benedetto, come già preannunciato la settimana scorsa, ha ribadito di voler riprendersi in mano il club insieme ad un pool di imprenditori. «Stiamo portando ad Alessandria un nuovo piano finanziario – ha dichiarato Benedetto oggi sui propri canali social - ed una nuova strategia sportiva che possa salvare i Grigi. Spero vivamente che l'avv. Rossini interceda affinchè Molinaro recida e si decida. Bisogna intervenire immediatamente con innesti di livello».
Ieri, invece, l'imprenditore ha affidato al proprio legale, l'avv. Giuseppe Pipitone del foro di Palermo, la risposta al comunicato diramato lo scorso venerdì dall'attuale proprietà dell'Alessandria Calcio in cui aveva annunciato di aver avviato “un’azione sociale di responsabilità nei confronti del sig. Enea Benedetto”. Di seguito il comunicato stampa integrale dello studio Pipitone:
«Apprendiamo con grande “stupore” da vari organi di stampa che il Dott. Enea Benedetto sarebbe o meglio sarà, nella qualità di ex Presidente della società Alessandria Calcio, il destinatario di un’azione sociale di responsabilità. In realtà, ad oggi, il Dott. Benedetto non ha ricevuto alcuna contestazione, né tantomeno azione sociale, da parte della società su presunte irregolarità contabili e/o amministrative commesse durante il suo mandato. Siamo certi invece dell’assoluta correttezza e regolarità di tutti gli atti adottati fino alla data delle “dimissioni” del Dott. Benedetto e del subentro della nuova compagine sociale e ci rendiamo disponibili a fornire la nostra versione dei fatti soltanto a seguito di contestazione o di atti formali. Possiamo solamente aggiungere che le accuse e gli esposti si presentano nei luoghi a ciò dediti e non certamente mediante comunicati stampa. In ogni caso siamo sempre stati dell’idea che un soggetto è responsabile e colpevole solamente a seguito di una sentenza irrevocabile di condanna emessa da un organo istituzionale qual è quello del Tribunale».
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