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La Juve e il ritorno in Champions: cosa manca alla squadra di Allegri

Com’è nella filosofia del suo allenatore non sarà bella a vedersi ma meglio vincere che giocare bene. La Juventus dopo un periodo di appannamento torna a vincere in campionato e la qualificazione alla Champions è sempre più vicina. Dopo un anno senza coppe a causa della punizione inflitta dall’Uefa per la violazione degli accordi del settlement agreement i bianconeri possono ritrovare l’Europa dalla porta principale, l’obiettivo principale della stagione della ‘vecchia signora’, dichiarato più volte dal suo tecnico Massimiliano Allegri. Ma se dovesse concretizzarsi il ritorno in Champions servirebbe allora studiare precise mosse di mercato cercando magari di capire se lo stesso Allegri sarà bianconero oppure no. Servirà capire tante cose ma sicuramente la Juventus, che è una dei massimi club del calcio italiano, non si ripresenterà nella massima competizione europea da grande favorita, ma potrebbe essere senza dubbio una delle più pericolose outsider. Ad oggi le previsioni e le quote della Champions per fare un esempio indicano come favorite per il successo finale il Manchester City campione in carica e il Real Madrid. Tante incognite, tanti interrogativi che saranno più chiari a fine stagione, a bocce ferme, quando le linee saranno definite e si potranno programmare davvero gli obiettivi della prossima stagione.

Le lacune da colmare

La Juventus deve intervenire sul mercato se vuole tornare ad essere competitiva, senza se e senza ma. È chiaro che serve sfoltire la rosa e fare cassa se si vuole essere pronti per la sessione di calciomercato ma servono almeno quattro colpi per avere un undici di partenza degno di questo nome. Tra le tante partite negative di quest’anno c’è ad esempio la gara contro il Genoa terminata 0-0 che fa un po’ da emblema delle criticità di questa stagione con la mancanza di un campione che sappia tirare fuori dalla crisi la squadra quando ce n’è bisogno. Ed ecco allora che per l’attacco si pensa a Felipe Anderson della Lazio e Joshua Zirkzee del Bologna, giocatori di talento, di qualità che offrirebbero imprevedibilità alla manovra offensiva bianconera. E se lo sguardo non può non essere rivolto alla difesa dove servirebbe rinnovare il parco terzini il vero nodo della Juve è a centrocampo dove si tenterà di trattenere Adrien Rabiot, in scadenza nel 2024 ma utile ancora alla causa della ‘vecchia signora’, ma con gli occhi fissi sul talento dell’Atalanta Teun Koopmeiners, che sarebbe un valore aggiunto non da poco.

L’incognita Allegri

Prima di poter compiere qualsiasi operazione ci sarà da capire se Allegri stesso resterà l’allenatore della Juventus oppure se la società bianconera chiuderà un ciclo della sua storia per aprirne un altro affidandosi ad un altro allenatore. Perché chiunque arriverà sarà diverso da Allegri, quest’ultimo unico nel suo genere e inimitabile per diversi aspetti. Allegri è un uomo pratico, fin troppo per i tifosi bianconeri, che rinuncia a qualsiasi tipo di bel gioco pur di vincere e soprattutto si affida spesso a giocatori esperti dando difficilmente spazio a giovani dalle belle speranze. Oggi la Juve cerca anche questo in un allenatore, qualcuno che valorizzi il patrimonio del settore giovanile e che possa magari essere utile per creare qualche plusvalenza per le casse del club. Tra i nomi più in voga c’è quello di Thiago Motta che tanto sta facendo bene a Bologna ed è allenatore che sa come si lavora con le giovani promesse e come fare scouting.

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  Scritto da redazione_piemonte il 15/05/2024
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