Il Chieri vince facile con il Ligorna ed avanza in Coppa Italia
Vai alla galleriaCHIERI – C’era, una volta, il Ligorna degli ex del Chieri, quello che pochi mesi fa era riuscito a raggiungere alla grande i playoff al termine di un campionato strepitoso. C’è, adesso, un Chieri in versione di motoscafo d’alto bordo, non solo capace di prendere sul serio la Coppa Italia, ma anche di sprigionare i cavalli che sono necessari per far naufragare con tre reti (a zero) degli avversari che, bene o male, arrivano non proprio rassegnati dalla città… della Lanterna ma che vedono la qualificazione ai sedicesimi solo col… lanternino.
Il motore in questione si chiama Johnson Yeboah, un falso centravanti che sa conquistare: infatti fa contemporaneamente il cacciatore, esplodendo in rapida sequenza una doppietta, ma anche il pescatore di consensi non appena ci si accorge che il meglio di sé riesce a darlo quando gioca defilato o in appoggio ad un numero 9 in carne ed ossa. Mister Morgia dà la libera uscita ai senatori e spazio ai deputati, ma perde presto per infortunio Campagna e con lui molto fosforo a centrocampo; riesce comunque a mantenere il suo 4-3-3 su livelli accettabili per tecnica e costanti per agonismo, non disdegnando qualche variazione sul tema.
Il Ligorna è schierato con un modulo dalla lettura non chiara, con i reparti molto ravvicinati ma posizionati in una sorta di corridoio: quasi un monoblocco che stenta ad esprimersi anche perché la manovra articolata parte sempre dalle retrovie. Chiarabini, l’unico astro rimasto dopo le partenze dei vari Valenti, Spera e Miello, viene oltretutto tenuto sempre in panchina. Mezz’ora abbondante di schermaglie astratte con gli azzurri che fanno la partita, finché passano in vantaggio: scambio pregevole dalla sinistra tra Pautassi e Bragadin con palla al centro e Yeboah da fuori area inventa al volo una botta di destro a pelo d’erba che pietrifica Bulgarelli, mandando la platea in un brodo di giuggiole. È il 33’. Tre minuti e su spiovente dalla sinistra il portiere ligure in uscita alta frana su De Riggi: rigore, si presenta sul dischetto Yeboah che ancora col destro insacca rasoterra a fil di montante senza nemmeno prendere la rincorsa.
Al 5’ della ripresa il numero 10 smarca di tacco Pautassi che va sul fondo e dalla sinistra centra per l’accorrente Di Lorenzo che batte tutti sul tempo ed infila in corsa da pochi passi. Il Ligorna prova a scuotersi ma al 10’ in contropiede il solito Yeboah manda a lato in diagonale la palla del poker. Fine della trasmissione: il 4-0 non arriva, un po’ per imprecisione, un po’ perché Bulgarelli lo nega e perfino il suo dirimpettaio Bertoglio viene costretto a disimpegnarsi con qualche intervento non più di routine. Bene, bravi, bis. In attesa di cimentarsi con la Sanremese mercoledì 9 ottobre, adesso c’è in vista una pratica di campionato per nulla agevole da sbrogliare. Il Verbania è reduce da tre sconfitte consecutive, con la bellezza di 11 reti incassate e una sola realizzata. Nettuno è perfetto: occhio quindi a non fare un buco nell’acqua di lago dopo aver imbottigliato quella di mare.
Chieri-Ligorna 3-0 (2-0)
CHIERI: 1 Bertoglio, 2 Bruni, 3 Pautassi, 4 Della Valle, 5 Bellocchio (16’ st Mosagna 14), 6 Conrotto, 7 Di Lorenzo Giovanni (8’ st Ozara 15), 8 Campagna (10’ pt Giacinti 16), 9 De Riggi (6’ st Di Sparti 20), 10 Yeboah Johnson (16’ st Barcellona 19), 11 Bragadin. 12 Luppi, 13 Nouri, 17 Casanova, 18 Sbordone. All. Massimo Morgia.
LIGORNA: 1 Bulgarelli, 2 Ferrante (23’ st Pondaco 17), 3 Capotos (1’ st Gulli 13), 4 Danovaro, 5 Gilardi, 6 Gnecchi (15’ st Castorani 16), 7 Glarey, 8 Perrone (1’ st Grani 15), 9 Vallaga, 10 Fasce, 11 Moretti Tommaso (18’ st Corsini 18). 12 Ventura, 14 Bettella, 19 Kacorri, 20 Chiarabini. All. Luca Monteforte.
TERNA ARBITRALE: Molinaroli di Piacenza (Concari di Parma ed Amoroso di Piacenza).
RETI: 33’ st Yeboah, 36’ pt Yeboah su rigore; 5’ st Di Lorenzo.
NOTE: 46’+ 47’; duecento spettatori; Cecchi assente per squalifica, debutti ufficiali per il centrocampista Giovanni Di Lorenzo, classe 2001 ed il difensore Claudio Mosagna, 2002.
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