Serie D: termina a reti bianche il match tra il Chieri e l'Imperia
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CHIERI – Due squadre con il mal di gol: nelle ultime quattro gare, due per ciascuna, non hanno mai centrato il bersaglio. Niente di nuovo sotto il sole, quindi, se tra Chieri ed Imperia sia finita col più appropriato dei punteggi, lo 0-0. La matematica non è un’opinione. Reduce dalle prestazioni mute contro la Caronnese in casa e la Lavagnese in trasferta, il Chieri ospita una matricola tosta e prova a risalire una china pericolosa. L’Imperia dal suo canto lo ha copiato paro paro: batosta 6-0 in casa del Sestri Levante ed beffardo 0-1 interno col Pont Donnaz. Ma più che altro è una compagine in cerca della perduta autostima. Diversi, dunque, i presupposti. La spartizione della posta finisce col giovare solo ai liguri, che tornano a muovere una classifica di per sé ben al di sopra delle aspettative di inizio stagione: un pari in bianco per nulla dietetico, visto che consente loro di vivere sempre di rendita, anche quando ci si “ammala”.
Il collettivo di Didu fa invece l’ennesimo passettino in avanti, della serie “barcollo ma non mollo”: restano oscuri i riti che si potrebbero compiere se si vorrà sul serio raggiungere “una tranquilla salvezza”. Nel girone nessuno è nel frattempo intenzionato a cedere, nemmeno il Fossano ed il Vado che parrebbero già spacciati. Il calendario chierese prospetta ancora qualche settimana di vere e proprie tribolazioni, con le trasferte a Gozzano e Castellanza intervallate dalla Folgore Caratese. Siamo in vista della Pasqua, ci sarà una sorta di resurrezione? O resteremo pure ustionati?...
In concreto. Partita a porte chiuse, vietato l’ingresso: non si tratta di un avvertimento, bensì un ordine tassativo che viene eseguito alla lettera. Sprangato anche il bar ma non è necessario l’Espresso Bonomelli. Nervi distesi e sogni belli, insomma, con le contendenti che si affrontano spavalde di buona lena ma negli ultimi 25-30 metri tutto si dissolve. Mister Didu ha provato di nuovo a fare il suo e rimescolato il mazzo, varando un undici più propositivo, con un solo centrale difensivo e un centrocampista in più: da condividere in mezzo ma senza riscontri lieti davanti, la coperta è corta.
Il suo Chieri resta un collettivo che abbonda nei ragionamenti e pensare senza decidere all’istante che si intende fare di efficace vuole dire lentezza. I nerazzurri, in antico autentiche bestie nere degli azzurri di rosso vestiti, praticano di rimando un calcio più istintivo e veloce, che non vanta tuttavia la necessaria precisione: questi i loro evidenti limiti del momento. Tentativi di emozioni col contagocce: Ravasi diagonale alto, Minasso debole in mischia davanti a Marenco, Valenti alle stelle, nel primo tempo. Testa moscia di Donaggio, Castelletto in orbita e Gnecchi fuori di un niente dalla distanza, nella ripresa. Giù il sipario, grazie, la calma ed il gesso basteranno ancora?...
Chieri-Imperia 0-0
CHIERI: Marenco; Pezziardi, Pautassi; Sangiorgi (Ferrandino 18’ st), Conrotto, Ozara (Benassi 34’ st); Spera (Della Valle 45' st), Castelletto, Valenti, Ravasi, Zaffiro (Mosole 30’ st). 12 Finamore 13 Dalmasso 17 Rossi 19 Barcellona 20 Pedrabissi. All. Marco Didu.
IMPERIA: Dani; Scannapieco, Malandrino; Malltezi, De Bose, Virga (Leonardo Di Salvatore 9’ st); Capra, Giglio, Donaggio, Sassari (Gnecchi 1’ st), Minasso (Grandoni 1’ st). 12 Trucco 13 Fazio 14 Gandolfo 15 Fatnassi 17 Martelli 18 Cassata. All. Alessandro Lupo.
TERNA ARBITRALE: Galiffi di Alghero (Ruggiero di Brindisi e Marra di Milano).
NOTE: 50’+48’. Chieri orfano di Abelli, Benedetto, Gerbino e De Letteriis. Al 41’ pt il primo assistente Ruggiero ha fatto ricorso alle cure dei sanitari per un problema muscolare.
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