Serie D: al Chieri la sfida piemontese col Borgosesia
Vai alla galleriaCHIERI – Un tempo di studio e un tempo da stadio. Il ventesimo massimo campionato dilettantistico nazionale del Chieri, tredicesimo consecutivo, ha proposto un inizio che poteva essere definito teoricamente agevole e che invece praticamente agevole non è stato: in arrivo il Borgosesia, un undici “speciale” in vari sensi, battuto con un punteggio severo (3-1) ma tornato in valle a testa alta. La sua prestazione, infarcita con evidenti limiti strutturali ma agonisticamente perfetta, ha esaltato la prestazione dei padroni di casa, capaci di fare una differenza indiscutibile: questione innanzitutto di classe individuale allo stato puro, il resto veniva da sé. Gli ospiti andavano definiti dei tipi tosti per vocazione e tradizione, visto che avevano “ospitato” in panca e in campo diversi personaggi poi passati “dall’altra parte”. Non solo: retrocessi, ripescati e tuttavia incapaci di smentirsi, si presentavano al “De Paoli” con un organico inesperto ma vivace, con Marra classe 1995 a fare da chioccia. Il gruppo, privo di mestiere e di uomini-cardine come quelli nel versante opposto, se la giocava comunque fin quasi all’epilogo. Questo Borgosesia era ed è un esempio delle contraddizioni del calcio moderno: una squadra arrivata penultima e destinata all’Eccellenza aveva ricevuto dalla Federazione la corona spettante alla regina assoluta della speciale classifica della Graduatoria Età Media di tutta la serie D 2020-2021. Trattavasi di un conteggio basato sugli anni (19), sui mesi (6) e sui giorni (0) dei suoi giocatori schierati. Il Chieri, di nuovo primo nel “Giovani D Valore”, vi era finito al 54° posto alla pari con lo Scandicci.
Fatto sta che il Chieri, con il ritorno di Beppe D’Iglio, mostrava le credenziali più scafato e vestito di nuovo, ma faceva il “Valentino” fino all’intervallo. Così ci voleva più del previsto a mettere le cose in chiaro: difesa a quattro con variazioni sul tema da parte dei singoli, però il centrocampo era schiacciato ed imballato, con D’Iglio ed Alvitrez in simbiosi; Sbarbati centravanti “alla Mancini” se ne stava isolato nella “Camera delle torture” a prendersi botte negli stinchi senza ricevere gli adeguati soccorsi dai guastatori Corsini e Foglia. Borgosesia sfacciato per 20 minuti, il Chieri lasciava fare e saliva di tono senza fretta. Gerbino, Conrotto e lo stesso Sbarbati facevano le prove tecniche per un gol che non arrivava; D’Iglio su punizione veloce imbeccava Foglia che si faceva ipnotizzare dal portiere.
Didu rimescolava allora le carte e inseriva Ponsat per Sbarbati: cambiava come per incanto anche l’atteggiamento comune, il meccanismo lubrificato dagli aggiustamenti prendeva a girare a dovere e veniva fuori una ripresa scoppiettante. Foglia senza clorofilla spediva incredibilmente a lato; quindi Alvitrez serviva Ponsat che con un mezzo numero in centroarea buggerava i difensore ed uccellava Gilli di precisione. Era l’1-0. Da 25 metri Alvitrez caricava il sinistro ed il suo bolide incrociato gonfiava la rete nel “sette”: 2-0 da re del Perù. Remi in barca troppo presto e Romoli appostati: Lunardon gettava nella bolgia le seconde linee, compreso l’interessante Omoregbe. Tocco vincente da due passi di Bertani in mischia ed eccoti confezionato il quasi pronosticabile 2-1. Suonava allora la sveglia la “vecchia guardia”, che faceva scendere giù dalle brande: “Tutti presenti, allineati e coperti!”. Il Borgosesia non cedeva ma restava vittima del contropiede. Calò fuggente e proposizione per D’Iglio, talmente semplice che il “figliol prodigo” non si faceva pregare: prendeva la mira e dalla lunetta dell’area faceva girare col destro la palla pazza che strumpallazzava contro il palo basso prima di adagiarsi in rete. Era il 3-1 liberatore.
“Esageruma nen”, avrebbe aggiunto il maestro di pubbliche relazioni Camillo Benso conte di Cavour: De Letteriis di testa fuori d’un soffio, Ponsat Giuseppe falegname percuoteva di brutto il legno orizzontale e la sfera rimbalzava in campo, Conrotto voleva calare il poker ma Gilli gli faceva vedere tutti i colori dell’arcobaleno a ciel sereno. A prescindere, non restava che mettersi sull’attenti e ringraziare per il rancio non più sbobba ma finalmente…”ottimo e abbondante per la truppa!...”.
Chieri-Borgosesia 3-1 (0-0).
CHIERI: Edo; Benedetto, Ciccone; D’Iglio, Conrotto, De Letteriis, Corsini (36’ st Calò), Alvitrez, Sbarbati (1’ st Ponsat), Foglia (17’ st Bove), Gerbino. A disposizione: Boschini, Morra Bean, Fioccardi, Balan, Dumani, Lala . All. Marco Didu.
BORGOSESIA: Gilli; Iannacone (19’ st Martimbianco), Picozzi; Frana, Salvestroni, Carrara; Guatieri (29’ st Manfrè Cataldi), Colombo (16’ st Bertani), Oberto (7’ st Omoregbe), Marra, Monteleone. A disposizione: Gavioli, Puka, Arego, Mora, Rancati. All. Manuel Lunardon.
TERNA ARBITRALE: Dasso di Genova (Rosselli di Avellino e Licari di Marsala).
RETI: 10’ st Ponsat, 16’ st Alvitrez, 35’ Bertani, 39’ D’Iglio.
NOTE: 45’+49’. Chieri senza Pautassi squalificato e Bianco infortunato. Debutto ufficiale dell’attaccante Giuseppe Ponsat, classe 1995. Trecento spettatori scarsi, con rappresentanza valligiana, tra i quali notato Giovanni Zichella, già trainer del Chieri ed attuale trainer dell’HSL Derthona, prossimo avversario degli azzurri.
Galleria fotografica