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Bacchetta vuole la poltrona che fu di Felice Belloli

A cura di Massimiliano Giacomini

La Lega Pro non vuole avere un'identità democratica e lo dimostra ogni qual volta viene richiesto dalle proprie società un nuovo Consiglio. Se questa non è una novità l'ultima battaglia si giocherà il 30 giugno quando si dovrà approvare il bilancio della scorsa stagione, altrimenti la Lega andrà commissariata. Da lì alle votazioni passerebbero i canonici 90 giorni e se uno dei candidati sarà Gabriele Gravina l'altro verrà tirato fuori dal cilindro di Claudio Lotito e se in un primo momento sembrava Antonio Rizzo, già vice presidente, ora non si conoscono le mosse dei lotitiani.

Alla Lnd si attendono le risultanza della Procura Federale e se Belloli è stato ascoltato lo scorso venerdì dalla PF, si pensa che dopo il Torneo delle Regioni ci potrebbe essere il deferimento per omessa denuncia dell'attuale numero uno del Cr Lombardia. Proprio Baretti ha affermato che: «se venissi condannato sarei pronto a dimettermi. Abbiamo peccato di superficialità mettendo in secondo piano il fattore umano che in un contesto come il Torneo delle Regioni deve essere al centro di ogni pensiero».

Baretti si è anche sentito usato come capro espiatorio: «certo - ha affermato - mi sono trovato in mezzo a questa situazione quando era già tutto delineato». Colpa di chi l'ha preceduto? «Non voglio attaccare o criticare nessuno». Vale a dire, mi assumo le responsabilità inutile parlare del passato. Capitolo elezioni. Se c'è un tutti contro tutti in atto non mancano le mosse, in silenzio, per provare a ricucire i rapporti.

Tra i più attivi Ermelindo Bacchetta presidente del Cr Piemonte che avrebbe già chiesto, e ottenuto, l'appoggio del presidente del Comitato ligure Sonno. Non sarà della partita Vito Tisci che si racconta abbia già detto di non voler lasciare il settore giovanile e scolastico per andare incontro alla bagarre elettorale per una presidenza di un anno e quattro mesi. Per chiudere il presidente del Cr Campania Enzo Pastore è stato è indagato nell’ambito di una inchiesta della procura di Napoli riguardante presunte irregolarità nella gestione del patrimonio immobiliare. Il pm Giancarlo Novelli, titolare dell’indagine, ipotizza il reato di truffa aggravata.

L’inchiesta si riferisce alla costituzione di una società ad hoc per la gestione del patrimonio immobiliare della Lega costituito in realtà ad un solo immobile dove ha sede la Lega nella zona di Sant’Anna alle Paludi a Napoli. Tale società avrebbe erogato a Pastore, in qualità di dipendente, 222mila euro, somma che secondo gli accertamenti della guardia di finanza, rappresenta il triplo dei ricavi della gestione dell’immobile.

Così riporta l'Ansa e non si è fatto attendere il Comunicato di Pastore che ha affermato di avere: «incondizionata fiducia nella Magistratura che sta conducendo gli accertamenti, e nella Polizia Giudiziaria, posso solo affermare che ben vengano le indagini che servono a verificare la sussistenza di comportamenti illeciti. Con l’occasione è forse il caso di precisare che la società in argomento, denominata “Calcio Campania Immobiliare S.r.l.”, è stata costituita, dall’allora presidente del Comitato previa unanime approvazione dell’Assemblea delle società dilettantistiche il 9 luglio del 2004, epoca in cui avevo il ruolo di Segretario del Comitato e quindi non avevo alcun potere decisionale in merito».

Massimiliano Giacomini

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  Scritto da redazione_piemonte il 10/06/2015
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