Juve: dopo lo Scudetto il sogno Champions
Neanche il tempo di festeggiare la vittoria del nono campionato consecutivo ed è già tempo di nuove sfide per la Juventus di Maurizio Sarri. Il 7 agosto i bianconeri affronteranno il Lione all'Allianz Stadium nell'incontro valido per il ritorno degli ottavi della Champions 2019/2020. Obiettivo quello di ribaltare l'1 a 0 dell'andata e staccare il pass per le final eight di Lisbona.
Per la prima volta nella storia la Champions League verrà assegnata tramite scontri diretti in una fase finale tutta giocata a Lisbona. Quattro squadre hanno già ottenuto la qualificazione ai quarti: Atalanta, Lipsia, Paris Saint-Germain e Atletico Madrid. Le altre quattro arriveranno dalle sfide in programma tra il 7 e l'8 agosto: Barcellona – Napoli (andata 1-1), Juventus – Lione (0-1), Manchester City – Real Madrid (2-1) e Bayern Monaco – Chelsea (3-0). Una volta completato il quadro delle magnifiche otto il circus si sposterà in Portogallo per quarti di finale (12-15 agosto), semifinali (18-19 agosto) e finale (23 agosto). Tutti gli incontri verranno giocati tra gli stadi José Arvalade e da Luz.
Arrivata allo Scudetto numero 36 non senza faticare, come ben raccontato sulle pagine di PokerStars News, la Vecchia Signora si approccia alla Champions con molte certezze e con qualche dubbio ma con ampie possibilità di ottenere la qualificazione. Al momento il reparto che preoccupa di più è quello offensivo: Douglas Costa è out per infortunio e dovrà stare fuori almeno quindici giorni mentre è ancora da definire la situazione di Dybala. Il numero 10 argentino ha chiesto il cambio nel primo tempo della gara contro la Sampdoria ma i primi esami hanno esclusi seri danni muscolari. Il recupero è probabile anche se il giocatore andrà monitorato giorno per giorno.
Anche le alternative agli attaccanti titolari non stanno vivendo un momento scintillante. Higuain è appena rientrato da un infortunio mentre Bernardeschi fatica ancora a trovare una condizione paragonabile a quella dei tempi della Fiorentina. Nelle altre zone del campo sono tutti a disposizione con i soli De Ligt e Danilo reduci da piccoli acciacchi che tuttavia non preoccupano.
Nonostante gli acciacchi e le possibili assenze, non mancano le note liete e le certezze per Maurizio Sarri, appena diventato l'allenatore più anziano della storia a vincere lo Scudetto.
La prima, ovviamente, risponde al nome di Cristiano Ronaldo. CR7 è apparso tirato a lucido nella seconda parte del campionato ed è andato a segno in quasi tutte le partite. Le chance di qualificazione bianconere passeranno ovviamente dalle sue invenzioni e dalla sua voglia di vincere l'ennesimo trofeo di una carriera leggendaria.
A sostenerlo ci saranno due giocatori che a inizio stagione sembravano persi ma che piano piano sono risaliti nelle gerarchie e oggi sono pedine fondamentali: Matthijs De Ligt e Adrien Rabiot. Il primo è stato catapultato subito tra i titolari per l'infortunio di Chiellini e ha faticato molto per prendere le misure al calcio italiano. Ma piano piano ha dimostrato il motivo per cui tutte le big d'Europa erano pronte a investire fior di milioni su di lui. Sul secondo è stato detto di tutto: lento, indolente, poco “cattivo”. Da marzo a oggi, però, qualcosa è cambiato. Il francese è apparso trasformato e nelle ultime gare è stato tra i migliori sia in fase difensiva che in fase offensiva (per farsi un'idea basta rivedere lo splendido gol realizzato nella sconfitta contro il Milan).
Gli altri punti fermi dell'undici bianconero si chiamano Miralem Pjanic, Rodrigo Bentancur, Leonardo Bonucci, Alex Sandro e Wojciech Szczesny. A loro il compito di difendere il fortino in attesa delle invenzioni di CR7 e Dybala. Proprio la tenuta difensiva è l'aspetto su cui lo staff tecnico dovrà lavorare in questi giorni. Complici gli infortuni e i vari impegni ravvicinati, la retroguardia bianconera non è apparsa impenetrabile in quest'ultimo periodo e ha subito troppi gol. Per inseguire il sogno Champions serve un giro di vite e magari il completo recupero di Chiellini, fondamentale nel guidare i compagni del reparto arretrato.