Serie D: il Chieri si inchina nel finale al Città di Varese
Ospiti in gol con Aiolfi e Balla: è 0-2

CHIERI – Il Chieri semina ma perde ancora al “De Paoli”, stavolta addirittura per 0-2. Non gli basta infatti una prestazione agonisticamente perfetta per congedarsi dal proprio pubblico almeno con un abbozzo di sorriso: con la “complicità” di una terna arbitrale “distratta”, vengono puntualmente al pettine, perfino con una severità eccessiva, i noti nodi tecnici e di organico che lo hanno costretto a ringraziare la pandemia per essersi salvato senza dover vivere strascichi pericolosi.
Squadra inesperta ed indefinita, quella azzurra, dove nel corso dell’annata sono mancati, del tutto a centrocampo, in grande parte all’attacco e talvolta anche in difesa, quei requisiti di mix ideale qualità-quantità-mestiere, indispensabili a fungere da fondamenta per un progetto credibile. Allievi senza veri maestri. Il Varese (Città di) raccoglie: una vittoria “larga” e maturata nel segno delle contestazioni.
Gli si deve comunque riconoscere di essere stato molto più concreto: rigore fallito, gol annullato, Marenco salvatore della patria sua in più di un’occasione, prima della rete del vantaggio, arrivata dopo un paio di episodi da contestare. Mister Ezio Rossi ha saputo sfruttare al meglio le potenzialità offensive di cui disponeva, sostituendo via via i titolari, uno macchinoso (Sow) e l’altro “spompato” (Mamah), con quelli freschi di movimento, ben più appropriati per il gioco di rimessa. Così si è perfino permesso di tenere a riposo il veterano Ebagua e il cecchino Otelè. Proprio il contropiede, fischietto e bandierine a parte, ha fatto la differenza.
Schieramenti sperimentali, caldo opprimente, varesini pungenti, avversari che ribattono per le rime. Pedrabissi impegna Lassi di testa al 23’, Conrotto provvidenza su Aprile; alla mezz’ora Conrotto su Sow in scivolata tocca la sfera col braccio ed è rigore: Balla centra il palo esterno. Nella ripresa il Varese ci crede, gol annullato ad Aprile per fuorigioco, Marenco genio guastatori guasta la festa biancorossa. Intanto, al 23’, fallo su Castelletto al limite, Molinaro fischia la punizione senza concedere l’eventuale vantaggio, Ferrandino continua e, indispettito, scarica nell’angolino basso un sinistro micidiale ma che ovviamente non ha valore. Al 35’ da punizione Pautassi si catapulta in centro ed insacca di testa ma si alza la bandierina di Di Dio tra lo stupore generale: niente gol per posizione irregolare di partenza. Fulmineo ribaltamento di fronte con Minaj che serve lateralmente Aprile a centrocampo sul filo dell’offside, non rilevato: fuga solitaria, servizio al bacio per Aiolfi che infila facile. Siamo 0-1. Gli ospiti si rendono quindi nuovamente pericolosi con un destro dal vertice sinistro dell'area di rigore che si stampa sulla parte superiore della traversa. Il Chieri resta in dieci per l’espulsione di Pautassi e cede sulle ripartenze: Balla si innamora della palla e spreca ancora ma al successivo tentativo raddoppia nel recupero. Sabato giù il sipario a Sanremo, per una trasferta che saprà solo di fritto di paranza.
Chieri-Città di Varese 0-2 (0-0)
CHIERI: Marenco; Spera, Pezziardi; Gerbino (24’ st Ozara), Conrotto (12’ Pautassi), Dalmasso; Benassi (33’ st Cavarero), Castelletto, Valenti, Ferrandino (42’ st Barcellona), Pedrabissi (9’ st Rossi Alan). In pancone: Finamore, De Letteriis, Pompilio e Sangiorgi. All. Marco Didu.
CITTÀ DI VARESE: 22 Lassi, 2 Polo, 4 Quitamo, 5 Parpinel, 9 Sow (27’ st Aiolfi 14), 10 Nicastri (27’ st Baeak 17), 20 Mamah (17’ st Capelli 11), 21 Snidarcig (17’ st Minaj 80), 30 Aprile, 31 Gazo (43’ st Mapelli 23), 99 Balla. In pancone: Fall, Dellavedova, Ebagua ed Otelè. All. Ezio Rossi. TERNA ARBITRALE: Martina Molinaro di Lamezia Terme (Barbanera di Palermo e Di Dio di Caltanissetta).
RETI: 36’ st Aiolfi, 49’ st Balla.
NOTE: 50’+50’. Espulsi Pautassi (48’ st) ed il medico sociale Bava, entrambi per proteste. Aldo Bava è solo alla quarta espulsione su ben 1215 “panchine”. Debutta Cavarero, centrocampista classe 1999. Ravasi infortunato, assenti tra gli altri anche Benedetto e Della Valle.
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