Forza tecnica e mentale: il Moncalieri femminile insegue la serie C
Le ragazze di mister Baccino sono impegnate nei play-off promozione del campionato di Eccellenza

Dopo aver chiuso al primo posto la fase regolare del campionato di Eccellenza, il Moncalieri insegue l'obiettivo dell'approdo in serie C. Le biancoblù allenate da Simone Baccino hanno chiuso al primo posto nel girone A con sei punti di vantaggio sulla Femminile Juventus Torino. Proprio contro le bianconere, le moncalieresi avevano perso lo scorso gennaio la finale della Coppa Italia di Eccellenza. Finora è netto il percorso compiuto dal Moncalieri nei play-off. Le biancoblù si sono infatti imposte nettamente nella sfida del primo turno contro il Cit Turin. Capitan Leone e compagne si sono quindi ripetute domenica quando sono andate ad imporsi di misura, 0-1, sul difficile campo dell'Alessandria nell'andata delle semifinali. Un piccolo vantaggio che le ragazze di mister Baccino dovranno amministrare nella sfida di ritorno in programma domenica a campi invertiti.
«Stiamo disputando finora un'ottima stagione – interviene il tecnico del Moncalieri Simone Baccino – in cui abbiamo concluso la prima fase del campionato al primo posto. L'unico neo è aver perso la finale di Coppa Piemonte. La stranezza, dopo aver vinto il campionato, è dover rimettere tutto in gioco attraverso i play-off per inseguire la promozione. La squadra sta bene e ci siamo calati in questi play-off con la giusta mentalità. Le ragazze hanno tanto entusiasmo – conclude l'allenatore delle moncalieresi – e l'apporto di un mental coach a supporto dello staff con cui collaboriamo dai play-off della scorsa stagione ci permette di avere una figura di riferimento per affrontare determinate situazioni».
La “bandiera” ed il capitano del Moncalieri è Elisa Leone: «Il nostro è un grande gruppo molto unito anche fuori dal campo. Siamo una grande famiglia e spesso ci troviamo per aperitivi e cene, momenti che servono per cementare l'unione. Ci crediamo e vogliamo fortemente raggiungere la promozione. E' un peccato che, dopo aver chiuso al primo posto la prima fase del campionato, si debba rimettere tutto in gioco contro la quarta classificata. La nostra è una squadra con ragazze tecnicamente molto brave. Dopo i play-off dello scorso anno, la squadra si è ulteriormente rinforzata con gli arrivi dal Torino Women di Giulia Crisantino e dalla Femminile Juventus Torino di Giulia Trapani e di Erika Porzio autrice finora di 31 reti, compresa l'ultima decisiva di domenica ad Alessandria. Alle spalle abbiamo una società, il presidente Giorgio Chiappino in primis, che ci accontenta su tutto mettendoci a disposizione tutto ciò che serve per esprimerci al meglio. Senza dimenticare il gran lavoro che stiamo svolgendo insieme al nostro mister Baccino, al preparatore atletico, al fisioterapista ed al mental coach».
In questi play-off la prima squadra femminile del Moncalieri ha affiancato l'allenamento mentale a quello tecnico-tattico: «Ho conosciuto il presidente Giorgio Chiappino – spiega il mental coach Claudio Casale - e lo staff tecnico composto da Simone Baccino (mister della squadra) e Bruno Pace (allenatore dei portieri) già nella primavera del 2022. Siamo sempre rimasti in contatto con la società e con la squadra, si è creato un bel rapporto di amicizia e fiducia. Nella primavera di quest'anno il presidente Chiappino mi ha contattato per avere la mia collaborazione per affrontare la fase dei play-off per l'accesso alla serie C, a seguito della vittoria del campionato di Eccellenza.
Sono stato molto contento dell'opportunità ed ho trovato un'accoglienza fantastica da parte di tutta la squadra e dello staff tecnico. All'interno dell'organico ci sono stati degli innesti nuovi rispetto all'anno precedente che però non hanno modificato lo spirito della squadra. le ragazze hanno subito fatto loro l'opportunità di lavorare sulla parte mentale, durante il nostro primo incontro mi hanno portato varie tematiche su cui avrebbero voluto lavorare: capacità di trovare la giusta concentrazione, la gestione dell'ansia del pre-gara, la volontà di giocare ogni partita al massimo della loro performance, la gestione dell'infortunio e del rientro. La mia preparazione come mental-coach – prosegue Claudio Casale - mi ha permesso prima di tutto di costruire con loro un obiettivo condiviso, specifico per questa fase finale, abbiamo lavorato nel "qui ed ora", l'esperienza del campionato vinto è sicuramente importante ma ora abbiamo davanti una situazione molto diversa: partite secche, dentro o fuori immediato e quindi diventava importante aiutare l'intero team (squadra- staff tecnico- società) ad avere un unico obiettivo e lavorare per perseguirlo.
L'allenamento mentale in preparazione ai play-off promozione si è diviso tra l'aula ed il campo.
«Ho creato un progetto di 7 incontri – interviene il mental coach Claudio Casale - di preparazione e formazione in aula e sul campo: abbiamo analizzato l'importanza del focus sulla "performance" e non sul "risultato" in quanto la prima ci permette di osservare, studiare e migliorare sia sull'individualità che sul totale della squadra, sia tecnicamente che mentalmente. Il risultato è solo una conseguenza e soprattutto è governato anche da fattori esterni dove non abbiamo "controllo" (fattore campo, arbitro, bravura e capacità dell'avversario). Abbiamo lavorato sulle "emozioni": la paura di per sé non ha una polarità, dipende da come la viviamo, se ci limita o peggio blocca allora dobbiamo trovare i "punti di forza" che ci saranno di supporto per gestirla, diversamente la "paura" può e deve essere un ottimo campanello di allarme per metterci in guardia da situazioni rischiose, per poter trovare le giuste soluzioni attraverso l'esperienza, ecco l'importanza del "allenamento mentale" più sono abituato a vivere mentalmente quell'esperienza più ci ho lavorato, meno di preoccupa (esempio: la fase di riscaldamento nel pre-gara, è un momento molto importante dove trovare la giusta concentrazione sia come squadra che come singolo, noi abbiamo lavorato per essere un team anche in questa fase). Abbiamo lavorato con lo staff tecnico – continua Casale - sulla parte di comunicazione sul campo e negli spogliatoi, l'atteggiamento più che le parole ha una rilevanza. Baccino è un allenatore molto capace, conosce molto bene le sue atlete, ha migliorato moltissimo la sua comunicazione paraverbale. Abbiamo lavorato sulla migliore modalità per creare un discorso motivazionale e per avere dei feedback costanti rispetto alle indicazioni tecnico-tattiche che venivano impartite in allenamento».
