Serie D: il Chieri cade in casa contro l'Oltrepo
CHIERI – La più classica delle partite-trabocchetto. Il Chieri anemico aspetta l’Oltrepò ultimo in classifica, con la viva speranza di farsi una trasfusione da tre punti. Siringato al contrario. Per battezzare ad hoc il posticipo Chieri-Oltrepò 1-2 ci voleva la nota giallista Agatha Christie, che avrebbe senz’altro parafrasato una tra le sue più celebri commedie: “Trappola per tipi… strani”. Già, perché questo Chieri, cronico nel commettere peccati di gioventù d’ogni genere, è andato a sbattere contro una matricola vampiresca ancor più Junior (tutti dal 2001 in poi) e tuttavia con i denti (del giudizio) affilati a dovere. La resa del conte Drakula.
Il pareggio imposto alla Città di Varese nell’impegno precedente dai rossi avrebbe dovuto fungere da preavviso, ma tant’è. I ragazzotti arrivati da Broni non pervenivano in loco per elemosinare un misero brodino, bensì per saziare una pressante fame di vittoria: la prima, quindi ancora più agognata, a confermare la strada del rancio ottimo e abbondante intrapresa dopo un inizio di stagione tutto penitenze e digiuni. In attesa di qualche rinforzo importante, imminente sembra dopo l’iter burocratico quello del talentuoso serbo Denis Stojkovic, trequartista classe 2002 (vedi foto in galleria), il collettivo di Molluso non ha invece fatto abbastanza per contraddirsi.
Un primo tempo approssimativo e talvolta fatalista, senza la sacra rabbia agonistica che dà mordente (!) e vitale rigore fallito da Ferrara al 21’ sullo 0-1. Una ripresa alla “Vorrei ma non posso” (farti restare a bocca aperta): tanta adrenalina ma poca lucidità, con lo svantaggio appena dimezzato proprio da Ferrara. Ma col rischio permanente di un tracollo drammatico. Che non avvenuto perché gli ospiti sbarazzini, da lucidi, diventavano svagati.
Era questo un loro atteggiamento residuale, un ritorno improvviso alla mentalità propria dell’Eccellenza e non della serie D: dal nobile banchetto alla sbobba “basta che si mangi” e vari contropiede che non venivano concretizzati per una deconcentrazione esagerata che può spiegare un approccio sbagliato al campionato. A dirla tutta ci metteva del suo anche un Faccioli portiere azzurro da decorare: non solo capitano e una delle poche note liete del momento, ma sempre più meritevole di un’occasione per passare tra i Professionisti.
A un Chieri prolisso si è contrapposto seduta stante un Oltrepò deciso e sbrigativo. Ottavo: Cavallotti riceve palla a destra, attacca lo spazio, converge, carica il sinistro e calcia quasi di controbalzo, la palla va a collocarsi nell’angolo più lontano, alla destra di Faccioli che, sebbene proteso in tuffo, non ci arriva. Al 21’ Fossati esce a valanga su Jebbar lanciato a rete: per l’arbitro non ci sono dubbi nell’assegnare la massima punizione. Dal dischetto, dopo le immancabili proteste, Ferrara calcia rasoterra alla destra del portiere che intuisce e respinge. Al 44’ De Rinaldis si invola e di destro colpisce in corsa alla perfezione: sfera che si infila alla sinistra di Faccioli per lo 0-2. Migliore in campo: Faccioli, chiamato severamente in causa a più riprese.
Secondo tempo. il Chieri trova all’11’ la rete che riapre il match ad opera di Ferrara che, dopo un tocco di Soumahoro, corregge in rete da posizione ravvicinata. L’Oltrepò non si scompone. Faccioli mago ipnotizza gli antagonisti impedendo loro di infierire e al resto provvedono gli stessi svagati ospiti che sbagliano l’incredibile. Il Chieri non molla e prova ad attaccare ma, a parte qualche mischia, non crea grattacapi. In coda un colpo di testa dentro l’area di Jebbar termina alto sopra la traversa. Morale: il terreno gibboso del “De Paoli” non aiuta, ma 29 giocatori mandati a soffrire qui e là per 8 volte (Coppa Italia compresa) sono decisamente troppi. È giunto il tempo di fare la sintesi, abbassando l’asticella della quantità e alzando l’asticella della qualità.
Chieri-Oltrepò 1-2 (0-2)
CHIERI: 1 Faccioli; 2 Nesci, 3 Silvestri; 4 Borgna (1’ st Parrinello), 5 Soumahoro, 6 Fiumanò; 7 Ferrara (26’ st Parigi), 8 Marcucci (30’ st Dumani), 9 Binous, 10 Jebbar, 11 Palmiere (1’ st Guida). Panca: 12 Andreoli, 13 Morra, 14 Bettini, 15 Gaido, 16 Parrinello, 17 Marino, 18 Guida, 19 Dumani, 20 Parigi. All. Marco Molluso. Giocatori utilizzati: 15.
OLTREPÒ: 22 Fossati, 14 Soldi, 17 Andrini, 21 Ciretti, 5 Moraschi, 31 Costante (33’ st Boffini), 15 Cabella, 26 Semenza (Villoni), 90 Hrom (26’ st Spatari), 10 De Rinaldis (Tucci), 8 Cavallotti (21’ st Carrer). Panca: 73 Bradarskiy, 6 Villoni, 45 Gandolfi, 25 Boffini, 9 Spatari, 7 Carrer, 65 Tucci, 28 Marangoni, 1 Rossi. All. Maurizio Parolini.
TERNA ARBITRALE: Comito di Messina (Perri di Lamezia Terme e Troina di Genova).
RETI: 8’ pt Cavallotti, 44’ pt De Rinaldis; 11’ st Ferrara.
NOTE: 50’+49’. Alternanza tra nuvole e sole, 120 spettatori con rappresentanza ospite.
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