Serie D: il Chieri raggiunto per due volte dal Città di Varese
Termina in parità, 2-2, la sfida del "De Paoli"

CHIERI – Impara l’arte e mettila da parte, compresa quella del saper fare i conti senza l’oste. Chieri e Città di Varese vorrebbero brindare a una vittoria dissetante ma devono accontentarsi di un 2-2 che equivale al classico bicchiere mezzo vuoto. Il Chieri in versione “elisir di gioventù”, in serie positiva, continua a credere nella salvezza e ci dà dentro finché può con una prestazione volitiva pur se non lineare: due volte in vantaggio e due volte raggiunto, a testimoniare non solo un’inferiorità tecnica scontata, ma anche la carenza a sua volta quasi ovvia di un mestiere e di un’esperienza che sono tesori fondamentali in situazioni complesse e delicate come questa.
La torta senza ciliegia (Edera defilato) squaglia nelle fasi centrali di una ripresa in ansia (soprattutto a centrocampo), dove non si è abbastanza smaliziati e lucidi per gestire con un minimo di autorevolezza il successo fino all’ultimo sospiro. Dopo un paio di sconfitte brucianti ed il crollo in classifica dal secondo al quinto posto, l’ambizioso ma travagliato Varese dei “veterani navigati” prova a sua volta a ritrovarsi in gloria, però conferma pregi e difetti che lo hanno ridimensionato da tempo. Roberto Floris deve ancora fare a meno di capitan Vitofrancesco, classe 1988, in panchina. Gli sta accanto il grande ex di giornata, Beppe D’Iglio (classe 1992), mentre Mikhaylovskiy passa dalla fascia di capitano a non essere neanche in distinta… “per scelta tecnica”, commenterà Floris a sfera in magazzino: la fascia va sul braccio di Ropolo, classe 1993.
Comunque la classe (non solo anagrafica) non è acqua. Così sono gli ingressi a tempo debito proprio di Beppe D’Iglio e dell’altro ex del pomeriggio, Giusto Priola (classe 1990), che fanno alzare l’asticella qualitativa del confronto e ricompattano (specie in retroguardia) il collettivo lombardo quanto basta per non soccombere, sempre in attesa di tempi migliori. Firmando il pareggio definitivo il centromediano dà perfino ai suoi già compagni un dispiacere da due punti, salvo complicazioni: lo sapremo ai primi di maggio, quando si tireranno le somme.
Pronti via: imbucata di Marchisone per Barzotti (classe 1992) che si allunga ma non riesce a superare Faccioli in uscita. Al 3’ fuga improvvisa in fascia sinistra di Ribaudo che entra in area, converge e calcia rasoterra di destro uccellando Piras sul primo palo. Marchisone infortunato abdica. Chieri in trincea e al 14′ arriva il pari: poderosa rimessa da destra, Barzotti allunga di testa per Banfi che difende palla, nel cuore dell’area irrompe Valagussa (classe 1993) che controlla e batte Faccioli da corta distanza. Al 33′ è il Chieri a passare nuovamente in vantaggio sfruttando un’incertezza difensiva iniziata dal passaggio in orizzontale di Malinverno, Valagussa sfiora con la punta del piede mettendo fuori causa Maccioni, la palla arriva a Edera che viene chiuso da Ropolo ma sul rimpallo Henry vince il duello con Daqoune e trafigge Piras. Gli ospiti stavolta non reagiscono.
Ripresa. Chieri sempre più remissivo, si chiude abbassando i ritmi. Floris pesca i jolly dalla panchina ed il Varese riveduto e corretto passa a un calcio più ragionato e propositivo, con più qualità. Il vaccino fa effetto ed il secondo pari, a forza di insistere, arriva al 25′ su azione d’angolo tirato da D’Iglio, con Priola che in mischia prima viene rimpallato e poi si trova il pallone sul piede giusto (combinazione…) per spingardarlo di giustezza (e sì…) nell’angolo alto. Batterie scariche, meno del mezzo litio. Il Chieri abbozza ma è tardi: canto del cigno al 35’, con Piras che para il rasoterra da fuori di Petracca, prima del siparietto con gli immancabili reciproci rimpianti.
Chieri-Città di Varese 2-2 (2-1)
CHIERI: 1 Faccioli, 55 Nesci, 8 Dumani, 4 Benucci, 5 Sacco, 66 Silvestri, 7 Edera, 28 Ozara, 20 Henry (43’ st Marino), 70 Petracca (42’ st Spunticcia), 14 Ribaudo (20’ st Iacovoni). Panca: 12 Frattin, 3 Spunticcia, 9 Iacovoni, 27 Marino, 5 Becchi, 11 Silano, 77 Borgna, 19 Odello, 67 Ferrara. All. Marco Molluso. Giocatori utilizzati: 14.
CITTÀ DI VARESE: 1 Piras, 7 Maccioni, 27 Ferrieri (45′ st Vitofrancesco), 3 Ropolo, 23 Daqoune, 16 De Angelis (10’ st Jella), 26 Valagussa (17’ st D’Iglio), 50 Bonaccorsi, 30 Barzotti, 9 Banfi, 90 Marchisone (11’ pt Malinverno, 10’ st Priola). Panca: 55 Mandracchia, 8 Malinverno, 10 D’Iglio, 11 Mazzola, 21 Marangon, 6 Priola, 20 Jella, 14 Piccioli, 2 Vitofrancesco. All. Roberto Floris.
TERNA ARBITRALE: Borghi di Modena (Fiore di Messina e Riccobene di Enna).
RETI: 3’ pt Ribaudo, 14’ pt Valagussa, 33’ pt Henry; 24’ st Priola.
NOTE: 49’+51’. Sole caldo e brezza maramalda tipici del mese di aprile. Terreno che ha chiesto notizie del rullo. Cento spettatori equamente divisi tra indigeni ed ospiti, questi ultimi in parte convogliati nel settore loro riservato.
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