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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Radio Roma, il commissariamento della Lnd si allontana

a cura di Massimiliano Giacomini

 

Dalla caduta di Felice Belloli, le notizie sul futuro della Lega Nazionale Dilettanti si rincorrono come foglie in autunno. Puoi aver l'impressione di averle in pugno ma come l'albero ti ritrovi a rincorrerle giocando con Eolo. L'ultima notizia, quella più accreditata, viene proprio dalle sacre stanze del potere e vedono una reggenza di Cosentino andare avanti fino al termine dell'attuale quadriennio olimpico. Altro che elezioni a settembre. E forse è anche per questo che alcuni presidenti dei Comitati regionali hanno tirato i remi in barca.

Il commissariamento sarebbe un problema serio per il numero uno della Federazione Italiana Giuoco Calcio Carlo Tavecchio che ha bisogno del voto dei consiglieri federali in quota LND per poter andare avanti con le riforme. La reggenza Cosentino, seppur osteggiata dalla maggioranza dei Comitati regionali e dai tre vice presidenti di Area (Alberto Mambelli, Sandro Morgana e Claudio Bocchietti), darebbe la possibilità di non intaccare lo status quo in fase di Consiglio federale ed è li che si giocano le partite per il futuro del calcio italiano ma, anche e soprattutto, della presidenza della Federcalcio.

Le parole di Malagò: «il commissariamento della Figc? Per ora non ci sono né i motivi né i presupposti ma se ci dovesse essere l'ingovernabilità delle Leghe tutto cambierebbe», hanno fatto rivedere alcuni scenari, visto che la Lega Pro rischia come minimo la decadenza e se il problema dovesse presentarsi anche in LND allora Malagò potrebbe e, forse dovrebbe, muoversi pesantemente.

Intanto, la riforma dei campionati è servita per l'introduzione di una tassa di ammissione ai ripescaggi: le società che presenteranno domanda dovranno versare alla FIGC un contributo straordinario di 5 milioni per la serie A, 1 milione per la serie B, 500mila per la Lega Pro e 300mila euro per la Serie D. Le domande di ripescaggio per le perdenti gli spareggi dell'Eccellenza sono regolate dal Comunicato Ufficiale per le società non aventi diritto.

Quelle che devono versare i 300.000 euro sono le nuove società che prendono il posto di quelle professionistiche fallite o escluse, in pratica, al momento, Parma e Monza. «Questi provvedimenti partiranno da subito - ha chiarito il numero uno della Federcalcio Carlo Tavecchio - e si stabilirà nel prossimo consiglio come ripartire questi introiti». Queste migliaia di euro a fondo perduto, dovrebbero andare in special modo a calciatori e arbitri, ma queste norme economiche servono alla Federcalcio per mettere in atto la riforma dei campionati senza dover scendere a compromessi con le componenti che sono sempre state ostili al cambiamento e alla Lega Pro che di scendere di numero non ne voleva sapere mentre già da questa stagione si parla di almeno 12 defezioni e solo 4-5 pronte a chiedere il ripescaggio.

Massimiliano Giacomini

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  Scritto da redazione_piemonte il 01/07/2015
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