Quantcast

Vota il sondaggio

Inserisci la tua email per votare

Puoi votare solo una volta per questo sondaggio e la tua email deve essere valida.
La tua email non sarà resa ne pubblica ne visibile.

Consenso al trattamento dati:

Accetta il trattamento dei dati.

 
×
Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Calcio a 5


<< precedente      successiva >>   

Giù il Capello per Don Fabio

Fabio Capello, dopo aver lasciato il calcio giocato, nel 1980 incomincia ad allenare gli Allievi del Milan. Il primo successo da tecnico: il Trofeo Grossi-Morera. La stagione successiva, 1981-82, guida la Berretti e conquista il titolo di campione d’Italia. Altro passo avanti: Capello tecnico della Primavera vince il Trofeo Caligaris. L’anno successivo, 1983-84, rivince il Trofeo Caligaris. Nel 1984-85 la Primavera conquista la Coppa Italia ed è terza nel Torneo di Viareggio. Capello direttore tecnico del settore giovanile. Nel 1986 Berlusconi, nuovo proprietario del Milan, lo promuove vice di Nils Liedholm. Quando Liedholm viene rimosso Berlusconi sceglie come traghettatore proprio Capello. E’ il 6 aprile 1987. Nelle ultime cinque partite grazie allo spareggio con...leggi
23/11/2015, redazione_piemonte, Calcio a 5

Il Milan di fine anni 60, dalla polvere all'altare

Il Milan con Rocco in panchina dopo i fasti dei primi anni 60 (scudetto nel 1962, Coppa dei Campioni nel 1963) nei campionati 1965-66 e nel 1966-67 era precipitato al settimo e ottavo posto. Segni di risveglio arrivano dalla Coppa Italia. Il fiore all’occhiello è la vittoria in semifinale a Torino con la Juve. I rossoneri di Silvestri prevalgono per 2-1: apre Mora, pareggia Del Sol, al 115’ rete di Amarildo. Finale all’Olimpico di Roma il 14 giugno 1967. L’avversario: l’arcigno Padova che militava in Serie B, match combattuto e risolto al 49’ da Amarildo. Il 17 giugno alla guida del Milan torna Nereo Rocco. La qualificazione alla Coppa delle Coppe risolleva sopiti entusiasmi. Intanto al vertice della società dopo la scomparsa di Luigi Carra...leggi
16/11/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Diritti e doveri... delle televisioni

Nel 2009 la Lega Calcio sceglie Infront come advisor per la vendita dei diritti tv: contratto di 6 stagioni con un minimo garantito di 5,4 miliardi di euro. Nel 2010 è ufficiale la vendita per il biennio 2010-2012. La Lega ottiene 939 milioni, 30% in più di quanto incassava con la vendita soggettiva. Nel 2014 il bando per l’assegnazione scatena polemiche. Mediaset si aggiudica l’asta per la Champions League (700 milioni per 3 anni), Sky replica con una mega offerta (1 miliardo e 200 milioni di euro) e ottiene l’esclusiva della Serie A. La Legge Melandri, entrata in vigore nel 2008, concede alla Lega il mandato di trattare la cessione dei diritti. La Lega, sentito il parere delle società, non accetta che tutti i diritti siano garantiti da un unico ope...leggi
26/10/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Tecnici, società, giocatori: responsabilità da dividere

Quando dopo sostanziosi investimenti la squadra di un club dalle grandi tradizioni precipita nelle zone di rincalzo del campionato è evidente che l’allenatore, la società e i giocatori abbiano commesso errori. L’allenatore. Arrigo Sacchi scrive: «Non è il fenomeno a creare la squadra ma è il gioco costruito e pensato dall’allenatore che esalta e aiuta il talento in campo. Entusiasmo e professionalità sono fattori altrettanto importanti. L’autorevolezza del mister è una componente essenziale. E’ l’allenatore che deve saper trasmettere forti motivazioni, migliorare il giocatore, lui deve muovere la squadra in campo. Lui deve correggere gli errori in allenamento. Tutto quello che non si corregge diventa un li...leggi
20/10/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Gallina vecchia fa buon brodo, l'età non fa il monaco

Il Napoli di De Laurentis, 66 anni, ha sconfitto il Milan di Silvio Berlusconi, 79 anni compiuti la scorsa settimana (auguri Presidente!). Il tecnico partenopeo Sarri, 56 anni, ex dirigente di banca, ha impartito un’autentica lezione di gioco a Sinisa Mihajlovic, 46 anni. Il braccio destro di Berlusconi al Milan è Adriano Galliani, 71 primavere. Ariedo Braida, 70 anni, non confermato dal Milan per limiti di età un paio di stagioni or sono poi assunto ds del Barcellona, è in procinto di ritornare al Milan. D’altronde anche Barbara Berlusconi, 31 anni, che nel Milan dovrebbe rappresentare il new deal, si avvale di consiglieri di una certa età. Dove sta scritto che i dirigenti e gli allenatori ai massimi livelli non debbano essere anziani? L’esper...leggi
11/10/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Migranti nel pallone e giovani meteore che spariscono nel nulla

  Ogni tanto un excursus nelle squadre di Serie A e B che schierano giovani di talento aiuta ad avere una panoramica delle nuove leve del nostro calcio. E’ anche vero che sovente le promesse della prima ora sono meteore che spariscono senza lasciare traccia. Nel novero degli emergenti, un posto al sole spetta al diciannovenne Olivier Ntcham che il Genoa ha prelevato in prestito biennale con diritto di riscatto per 4 milioni dal Manchester City, riservatosi la possibilità di contro riscatto. Olivier a Manchester era considerato un potenziale emulo di Yaya Tourè. In Francia, suo Paese natale, lo ritenevano secondo solo a Pogba. Lui e Paul primeggiavano nel centro di formazione HAC di Le Havre, una delle università calcistiche più rinomate. Ntcham &egra...leggi
04/10/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Ecco Carlos Bacca, la storia del Peluca

  Alla scoperta di Carlos Arturo Bacca Ahaumada, attaccante colombiano del Milan soprannominato “El Peluca” (Il Parrucca) per i capelli molto lunghi che aveva da bambino, nato a Barranquilla l'8 settembre 1986. Giocare a calcio è sempre stato il suo pallino. D’altronde il papà Gilberto era un buon estremo difensore, mentre il fratello un attaccante promettente. Carlos è riuscito a conciliare lo studio col calcio almeno nelle elementari. In collegio, però, non tutto è filato liscio a volte scappava per giocare a pallone con gli amici. In ogni caso non ha mai mollato, per cui in un modo o nell’altro ha preso il diploma e si è iscritto alla Universidad Autonoma dove, fra l’altro, giocava per la squadra che militava...leggi
27/09/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Le baruffe chiozzotte nel mondo del calcio

A volte i voti delle pagelle ai giocatori sono discordanti. L’assurdo è che nelle valutazioni del singolo calciatore post gara si passa dal 4 al 6,5. Come dire: ho visto una prestazione di tizio o di caio molto diversa. De Sciglio a Milan Channel: «Ci sono tanti giornalisti che fanno pagelle e commenti ancor prima di vedere le partite». E poi aggiunge: «Le persone sanno giudicare senza farsi influenzare». Balotelli è stato ancora più drastico: «Voi giornalisti non capite niente di calcio!». Se i pareri degli inviati presenti alle partite che hanno una visione a tutto tondo si prestano a interpretazioni differenti, figuriamoci coloro che seguono e giudicano i match dagli studi televisivi dove c’è chi sostiene: &laqu...leggi
21/09/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Allenatori e giovani: tecnica e volontà, istruttori e opinioni

  Nei settori giovanili non tutti gli istruttori hanno una predisposizione per questo delicato incarico. Non basta avere alle spalle trascorsi agonistici di livello per essere considerati degli ottimi tecnici. L’analisi di Italo Galbiati che in materia è un’eminenza grigia: «All’estero le società che hanno dei bravi allenatori del settore giovanile stipulano contratti di cinque anni mettendoli in condizione di lavorare in tranquillità. Da noi le retribuzioni degli allenatori del settore giovanile sono modeste e per molti non è una scelta professionale definitiva bensì una tappa di passaggio in quanto aspirano a guidare in tempi brevi una squadra professionistica. I risultati positivi da raggiungere con ogni mezzo sono un bigl...leggi
13/09/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Mauro Tassotti, storia di un rossonero

Dal 3 luglio Mauro Tassotti non è più allenatore in seconda ma Osservatore Milan con il compito di seguire da vicino i ragazzi rossoneri in prestito durante le partite e negli allenamenti per stabilire se saranno in grado di entrare a far parte del futuro organico rossonero. L’intendimento è cercare di evitare grossolani errori di valutazione tipo quello di Matteo Darmian che, abbandonato per una manciata di denari, in altri lidi è assurto a calciatore di livello internazionale. Tassotti nel commentare il nuovo incarico ha detto: «Non è stata una mia scelta. Avrei preferito continuare ad allenare». Mauro Tassotti è nato a Roma il 19 gennaio 1960 nella borgata di San Basilio. Cresce nelle giovanili della Lazio. Il suo esordio in Se...leggi
07/09/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

<< precedente      successiva >>