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Campionati e Risultati: NAZIONALI REGIONALI PROVINCIALI GIOVANILI    

Calcio a 5


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Lorenzo Insigne, l'abatino del 2000

Sono sempre stato un convinto dell’utilità del trequartista. Anche quando venivano ritenuti degli orpelli discontinui e poco producenti, forse perché ero un grande estimatore di alcuni giocatori che in quel ruolo deliziavano la platea sia pure a intermittenza. Poi con l’avvento del calcio moderno l’abatino leggero e leggiadro dal tocco raffinato e dalle cadenze compassate è passato di moda. Sono aumentati i ritmi e l’intensità di gioco. L’abatino per emergere e fare la differenza oggi non può prescindere dalle doti atletiche, tecniche e dalla continuità di rendimento. Le proprietà di palleggio e la corsa sono fondamentali indipendentemente dalla struttura fisica.Lorenzo Insigne (163 cm di altezza, 59 kg di peso)...leggi
19/02/2016, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Lo scomodo fardello di essere figli d'arte

I figli d’arte incontrano diverse difficoltà a ripetere le gesta del padre, che sono uno scomodo fardello. E’ un po’ quello che capita anche in casa Ganz. Il papà Maurizio ha disseminato di gol (198) la sua carriera vincendo due scudetti (uno all’Inter, 68 presenze e 26 gol, e l’altro al Milan, 40 partite e 9 gol in campionato e 11 partite e 2 gol in Coppa Italia). Il figlio Simoneandrea, classe ’93, ha mosso i primi passi nella Masseroni Marchese, poi nel 2008 entra nelle giovanili del Milan. L'1 novembre 2011, in sostituzione di Robinho, esordisce in prima squadra nel match di Champions contro il Bate Borisov. Sempre nel 2011 colleziona 5 presenze e 1 gol nell’Under 19. Nel settore giovanile del Milan rimane tre anni e realizza 38 ...leggi
10/02/2016, redazione_piemonte, Calcio a 5

La Juventus non si adagia sugli allori

La Juventus fa incetta di giovani promettenti che poi dirotta in prestito o in comproprietà per farli maturare. I migliori ritornano all’ovile, magari esercitando il diritto di riscatto (vedi Zaza e Berardi). Berardi è di proprietà del Sassuolo ma c’è l’accordo economico per riportarlo in bianconero. Preso in considerazione anche il venticinquenne torinese Gianluca Lapadula del Pescara, capocannoniere della Serie B che ricorda il suo passato: «Ho giocato otto anni nelle giovanili bianconere ma non ero ancora pronto per entrare a far parte della rosa dei titolari, per cui sono stato costretto ad un lungo peregrinaggio iniziato a Rivoli, proseguito a Treviso, Vercelli, Ivrea, Parma, Atletico Roma, Ravenna, San Marino, Cesena, Frosinone, ND ...leggi
28/01/2016, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

L'erba del vicino (non) è sempre più verde

  Quando in un club le cose non vanno per il verso giusto allora forse è il caso di dare spazio a qualche giovane, soprattutto se ha ottenuto numerosi consensi. Il Milan ha avuto il coraggio di puntare su uno in particolare, che oggi è titolare inamovibile, in un ruolo dove oltre alle doti tecniche e fisiche era indispensabile una lunga esperienza. Gigio Donnarumma a 16 anni e 8 mesi nella scala dei valori ha scavalcato Diego Lopez, trentaquattrenne ex Real Madrid. Già, ma la storia di Gigio è risaputa e dopo iniziali perplessità oggi tutti gli addetti ai lavori lo ritengono un fenomeno. Il problema quindi non è Donnarumma, anzi proprio il ragazzo di Castellamare di Stabia è la dimostrazione che al di là delle indubbie doti natu...leggi
19/01/2016, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Il tiki taka esalta il gioco di squadra

  L’espressione "tiki-taka" è stata coniata dal telecronista spagnolo Andrés Montes nei Mondiali del 2006 per descrivere il gioco della Spagna contro la Tunisia (“Estamos tocando tiki taka, tiki taka”). In realtà il termine era già usato nel campionato spagnolo per indicare il gioco molto articolato dei “Los Bajtos” (i bassi) dotati tecnicamente ma non in grado di competere sul piano fisico contro avversari più muscolari. Il tiki taka è una evoluzione del calcio totale olandese di Rinus Michels e si basa su una ragnatela di passaggi rasoterra corti, possesso palla, scambi di posizione continui tra centrocampisti, tra difensori e tra gli attaccanti. Per attuarlo occorrono calciatori agili, creativi, pazienti, abil...leggi
10/01/2016, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

L'esodo di dirigenti e giovani più in vista

Spesso sull’onda del rinnovamento dei quadri societari si assistono a migrazioni di dirigenti, allenatori e giocatori. Braida non va più bene al Milan? Allora eccolo direttore sportivo del Barcellona! Chissà che fine farà Adriano Galliani, che ha ancora un ricco contratto triennale, bersagliato dalle critiche di ex giocatori rossoneri che uniti nei giudizi negativi sul suo attuale operato lo ritengono il principale responsabile del trend negativo del Milan. C’è chi esprime pareri diversi e scrive: «Il valore del gruppo rossonero resta superiore alla classifica attuale: bisogna trovare il modo per tirarne fuori le potenzialità».L’esodo di giocatori e dirigenti che hanno trovato sistemazioni in club altrettanto rinomati è...leggi
14/12/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Scarsi giocatori, poi grandi allenatori

Molti ex calciatori diventati opinionisti sostengono che chi non ha giocato ad alti livelli non è in grado di dare giudizi. Le carriere di Sacchi, Mourinho e Sarri dimostrano il contrario.I primi calci di Arrigo Sacchi nelle giovanili del Baracca Lugo. Righetto però non riesce emulare il papà Augusto che ha giocato nella Spal, rivelandosi uno scarso difensore. A 19 anni lascia il calcio e la scuola a due mesi dalla fine di ragioneria. Per più di dieci anni lavora anche come rappresentante per le due aziende di scarpe dove è socio il padre, ma il calcio esercita una forte attrazione. A 33 anni, consenziente la moglie e suo padre, sceglie di fare l’allenatore. Si cimenta in questa nuova veste partendo dai dilettanti (“la mia vera universit&agrav...leggi
09/12/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Genitori violenti: a lezione da Donsah

Nella finale della Junior Cup tra Torino-Juventus, derby della categoria Pulcini 2005, abbiamo assistito allo spettacolo indegno nel parcheggio con urla, spintoni, parolacce, capelli tirati, borsate e insulti razzisti, rissa e calci tra genitori, due dei quali finiti in ospedale. E’ stato definito “il derby della vergogna”, specchio della sottocultura di alcuni adulti che finiscono per rovinare l’immagine del calcio giovanile e sono un pessimo esempio per i loro figli. Chi assume tali comportamenti dimostra di non tenere in considerazione i valori dello sport. Chissà se certi genitori possono trarre qualche insegnamento da storie di varia umanità con protagonisti giovani che per realizzarsi nel calcio e nella vita sono passati attraverso numerose ...leggi
30/11/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

Giù il Capello per Don Fabio

Fabio Capello, dopo aver lasciato il calcio giocato, nel 1980 incomincia ad allenare gli Allievi del Milan. Il primo successo da tecnico: il Trofeo Grossi-Morera. La stagione successiva, 1981-82, guida la Berretti e conquista il titolo di campione d’Italia. Altro passo avanti: Capello tecnico della Primavera vince il Trofeo Caligaris. L’anno successivo, 1983-84, rivince il Trofeo Caligaris. Nel 1984-85 la Primavera conquista la Coppa Italia ed è terza nel Torneo di Viareggio. Capello direttore tecnico del settore giovanile. Nel 1986 Berlusconi, nuovo proprietario del Milan, lo promuove vice di Nils Liedholm. Quando Liedholm viene rimosso Berlusconi sceglie come traghettatore proprio Capello. E’ il 6 aprile 1987. Nelle ultime cinque partite grazie allo spareggio con...leggi
23/11/2015, redazione_piemonte, Calcio a 5

Il Milan di fine anni 60, dalla polvere all'altare

Il Milan con Rocco in panchina dopo i fasti dei primi anni 60 (scudetto nel 1962, Coppa dei Campioni nel 1963) nei campionati 1965-66 e nel 1966-67 era precipitato al settimo e ottavo posto. Segni di risveglio arrivano dalla Coppa Italia. Il fiore all’occhiello è la vittoria in semifinale a Torino con la Juve. I rossoneri di Silvestri prevalgono per 2-1: apre Mora, pareggia Del Sol, al 115’ rete di Amarildo. Finale all’Olimpico di Roma il 14 giugno 1967. L’avversario: l’arcigno Padova che militava in Serie B, match combattuto e risolto al 49’ da Amarildo. Il 17 giugno alla guida del Milan torna Nereo Rocco. La qualificazione alla Coppa delle Coppe risolleva sopiti entusiasmi. Intanto al vertice della società dopo la scomparsa di Luigi Carra...leggi
16/11/2015, Tiziano Crudeli, Calcio a 5

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