Botte ad Alpignano, fair play Vianney
Due facce del calcio giovanile
Vianney-Mirafiori, Allievi Fascia B, snodo cruciale per la qualificazione ai regionali. Il risultato è sul 2-2 quando a 5' dalla fine Meridda, del Vianney, fa partire un pallonetto beffardo che a prima vista fa urlare al gol. Quasi tutta la panchina del Vianney esulta e l'arbitro, Andrea Quaglia della sezione di Torino, indica il cerchio di centrocampo. Sarebbe stato il gol del 3-2 che avrebbe permesso ai gialloblù di insediarsi solitario al terzo posto staccando proprio il Mirafiori. La palla però non ha mai varcato la linea di porta e il primo ad accorgersene è proprio il tecnico di casa. Proteste del Mirafiori, ma l'arbitro è convinto della sua decisione: è gol. A dirimere la questione ci pensa allora lui, Angelo Guerrisi, allenatore del Vianney: «Arbitro, non è gol». Quaglia lo osserva, prima incredulo poi fa un cenno di intesa e assegna la rimessa dal fondo. La partita finisce 2-2. «Quei due punti in più ci avrebbero fatto comodo, ma non mi pento di quello che ho fatto. Anche i miei ragazzi inizialmente non erano molto d'accordo, però ho spiegato loro che non fa parte del mio credo calcistico. Negli anni '80 ero uno di quei medianacci vecchio stampo, ero energico e in campo davo l'anima, ma sono sempre stato leale verso gli avversari. Spero che questo gesto possa dare un messaggio positivo». Ad Alpignano invece il rovescio della medaglia. Campionato Giovanissimi, la gara con il Venaria viene sospesa al 23' della ripresa per un pugno del biancazzurro Maranesi al centrale arancioverde Andrea Campanella. Scatta la rissa che coinvolge anche le due panchine. Tutti a casa, tranne Campanella che va all'ospedale con l'ambulanza. La società Alpignano, siamo certi, saprà intervenire e prenderà provvedimenti. La Giustizia sportiva, e non solo quella, farà il suo corso.