Alla Juve il testacoda con la Spal, il Toro bloccato dal Coronavirus
La Juventus esegue, non senza le ormai consuete difficoltà di troppo, il proprio compitino in casa del fanalino di coda Spal preparandosi per l'impegno di Champions League a Lione, mentre il Torino è costretto, a tre ore dal fischio d'inizio, a mettersi in pausa forzata per rispettare le misure di contenimento della diffusione del Coronavirus. Turno di campionato dimezzato, dunque, per le squadre subalpine e grossi punti interrogativi sulle modalità di prosieguo della stagione, a partire dal big-match Juve-Inter in calendario domenica sera (fotografia da Eurosport).
Commento settimanale giocoforza solo in chiave bianconera, con quasi nulla di nuovo emerso dalla trasferta ferrarese. Complice l'acciacco di Higuain, mister Sarri riproponeva il tridente offensivo anomalo con Cristiano Ronaldo e Cuadrado a partire da posizione defilata sugli esterni e l'ispiratissimo Dybala libero di svariare su tutto il fronte creando calcio. La mossa, unita ad una maggiore verticalizzazione nelle giocate, ripagava la rinnovata duttilità tattica del tecnico, come testimonia la dinamica delle azioni delle due reti bianconere. Altro aspetto positivo la crescita di Ramsey, a suo agio nel ruolo per lui ideale di mezzala con inserimenti concretizzati nel gol del raddoppio. Positive anche la prova offerta da Bentancur e il numero di occasioni create, che solo a causa di sfortuna (leggi legni della porta estense), bravura del portiere avversario e determinazione in fase conclusiva da migliorare, non hanno fatto assumere al bottino dimensioni più cospicue mandando la gara in archivio con largo anticipo.
Le "solite" note negative cominciavano invece dalla fase di filtro a centrocampo, con reparti spesso distanti fra loro (soprattutto nelle fasi iniziali dell'incontro quando il brio della Spal era ancora notevole) e difesa che fronteggiava a fatica le rapide verticalizzazioni avversarie. Nel reparto arretrato tornava titolare dopo il lungo infortunio Chiellini, encomiabile per carattere e determinazione ma inevitabilmente ancora lontano dalla forma migliore, mentre Rugani palesava tutti i propri limiti culminati nel fallo su Missiroli che ha portato all'assegnazione del rigore da parte del VAR via...radiolina (a tal proposito Sarri non si irriti, il protocollo prevede anche questa casistica).
Ancora una volta è però la scarsa tenuta mentale dei bianconeri a dover preoccupare più di ogni altra cosa l'allenatore toscano. Ormai non si contano più le circostanze in cui in questa stagione la Juventus, con una partita virtualmente chiusa in mano, è riuscita a rimettere in gioco gli avversari a causa dei propri cali di tensione e della propria presunzione. Se a Ferrara, grazie all'impalpabilità dell'attacco di Di Biagio, ha condotto in porto la vittoria senza correre ulteriori rischi, su palcoscenici di maggior livello (a partire da quello di mercoledì a Lione) saranno necessarie una concentrazione e una determinazione feroci per non dover rimpiangere amaramente i passaggi a vuoto.
Ora, evoluzione del Coronavirus permettendo, la Juventus entra nel primo, vero snodo cruciale della sua stagione. Da Lione potrà prendere slancio verso il suo sogno europeo, mentre nel derby d'Italia contro l'Inter (probabilmente giocato a porte chiuse) avrà l'occasione di eliminare una concorrente dalla corsa scudetto. Quindi il ritorno della semifinale di Coppa Italia con il Milan, chiave per rimanere in corsa su tre fronti sino a fine maggio. I guizzi dei suoi fuoriclasse uniti all'esperienza ed alla personalità del ritrovato Chiellini costituiranno le fondamenta. Per costruire la casa fino al tetto serviranno solidità mentale, fisica e tattica e quel cinismo fino all'anno scorso marchio di fabbrica bianconero.Il Torino, in attesa di definire la data del recupero con il Parma, ripartirà dalla trasferta di Napoli, altro scoglio impegnativo, ma non insormontabile, per cercare di uscire il prima possibile dalle sabbie mobili in cui i granata sono sprofondati e risalire verso posizioni tranquille e più consone di classifica.