La Juve supera il Cagliari, Toro ko di misura contro l'Inter capolista
La Juventus svolge al meglio il "compitino" casalingo contro il Cagliari secondo la modalità più cara nell'ultimo periodo e ancora una volta con un gol per tempo porta a casa i tre punti, accorcia sull'Atalanta per una zona Champions che non sembra più un miraggio e passa un Natale sereno in attesa di recuperare gli infortunati.
Il Torino si esibisce alla Scala del calcio senza sfigurare, riceve anche gli applausi di platea e loggione per aver tenuto a lungo testa alla capolista Inter, ma esce di nuovo dal campo senza punti in tasca dopo avere incontrato una grande del campionato. La conclusione del girone d'andata ha riservato come prevedibile gioie e dolori alle rappresentanti del calcio sotto la Mole.
Secondo pronostico l'andamento del confronto che ha opposto i bianconeri ai rossoblù sardi, sempre più impelagati in zona retrocessione.
La squadra di Allegri prendeva subito il controllo dell'iniziativa grazie al 4-3-3 duttile. Difesa imperniata sulla coppia centrale Bonucci-De Ligt; Cuadrado (meno incisivo del solito) e Alex Sandro (poco propulsivo e piuttosto distratto nelle chiusure) sugli esterni; Arthur in cabina di regia affiancato da Bentancur e Rabiot; il frizzante Bernardeschi (migliore in campo) a fluttuare fra settore nevralgico e trequarti; Morata e Kean a scambiarsi le posizioni sul fronte offensivo cercando di allargare la compatta difesa ospite.
Scontato il continuo possesso palla della squadra di Allegri, agevolata dal remissivo atteggiamento degli avversari, ma pochi i guizzi degni di nota, su tutti il colpo di testa con cui Kean centrava il palo da due passi. L'attaccante juventino si rifaceva però in chiusura di tempo con la fortuita deviazione, sempre di testa, su suggerimento di Bernardeschi, che toglieva le castagne dal fuoco alla Vecchia Signora incanalando il confronto su binari più agevoli.
A differenza dei precedenti confronti, dopo l'intervallo Madama continuava a fare la partita evitando di concedere il pallino del gioco agli avversari, ma teneva pericolosamente aperta la contesa e le sue distrazioni sulla corsia di sinistra venivano graziate dall'incredibile errore sotto misura di Dalbert, mentre Szczesny doveva compiere un miracolo sull'inzuccata di Joao Pedro.
Passato lo spavento, la Juve tornava cinica e secondo copione metteva in ghiaccio la partita in contropiede grazie all'intercetto di Kulusevski (volitiva la sua prestazione) finalizzato da Bernardeschi che riusciva a scrollarsi dalle spalle la "scimmia" del gol perduto. Confortata anche dall'aver di nuovo mantenuto la porta inviolata, la squadra di Allegri sfrutterà la sosta per preparare al meglio il big match col Napoli dell'Epifania.
A San Siro il solito Toro da trasferta in casa delle grandi, benché l'ostacolo Inter fosse davvero arduo da scalare. Consueto l'atteggiamento tattico proposto da Juric, che non rinunciava a giocarsela di fronte alla capolista seppur con le prevedibili difficoltà del caso. Djidji, Bremer e Buogiorno avevano il loro da fare a fronteggiare Dzeko e Lautaro, così come Singo e Aina dovevano contenere e rilanciare sulle fasce laterali, mentre a centrocampo Lukic e Pobega, meno brillanti del solito, pativano i dirimpettai nerazzurri. Generosi ma non sempre lucidi i trequartisti Pjaca e Brekalo, serata di puro sacrificio per Sanabria isolato in avanti, rilevato a metà ripresa dal più dinamico Warming.
La prima occasione era tuttavia granata, con il tiro a giro di Pjaca che faceva la barba al montante sospinto dal sospiro di Handanovic. Graziato da Bastoni, il Toro veniva trafitto alla mezz'ora dal preciso piatto destro di Dumfries che finalizzava il contropiede di Dzeko.
Sbloccato il risultato, la squadra di Simone Inzaghi entrava in modalità controllo lasciando campo ai torinisti, che specie dopo l'intervallo mantenevano iniziativa e possesso palla per lunghi tratti, risultando però carenti nell'ultimo passaggio una volta arrivati ai limiti dell'area avversaria. Il pericolo più grande per Handanovic giungeva da una velenosa punizione di Lukic che il capitano nerazzurro sventava in angolo, mentre i suoi compagni pungevano di rimessa legittimando la vittoria con il palo esterno colpito da Sanchez.
Per i granata arrivava così un'altra sconfitta "dignitosa", col rammarico di non avere ancora compiuto il salto di qualità per strappare punti anche alle grandi del torneo. Alla ripresa dopo la pausa per le festività il Toro sarà chiamato ad un nuovo esame di maturità in casa dell'Atalanta.
Fotografia: www.torinofc.it